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ANNO DEL SIGNORE 1941

Gennaio

1 - Cuore grande, generoso. Non negare nulla a Gesù. Mai: Costi quello che costi. Che il S. Volto sia onorato, che le anime si salvino!

4 - Nottata tremenda. Ho creduto di perdere la ragione. Il nemico non mi dava tregua. Solo l'ubbidienza mi ha dato forza di far la S. Comu nione.

Ho provato forte ribellione, e spinta a non manifestarmi, ma la mia Mamma Immacolata non ha permesso alla sua figlia di cedere... Ubbidienza sia la mia arma di difesa - luce nelle tenebre. Gesù, Gesù!

5 - Questa notte fui presa da tanta paura da sentirmi mancare, e non ebbi il coraggio di superarmi. Il nemico si presentò, come fosse S. Silvestro, insinuandomi, come, essendo niente peccato, e sapendo ormai come regolarmi, non dovessi più disturbare un Padre che è tanto occupato. Contrariamente a quanto provo quando parlo coi santi, mi sentii turbata... Invocai Maria, e vidi un braccio che lo mise in fuga, e S. Silvestro si avvicinò dicendomi: fatti coraggio, io ti assisto. Non temere di disturbare il Padre, apriti completamente, è il demonio che vorrebbe allontanarti. Mi benedisse, e soggiunse: avrai molto ancora da lottare, avrai momenti terribili. Niente paura, niente paura. Fidati dell'ubbidienza. Disparve, lasciandomi in cuore tanta pace e tanta forza.

6 - Ho una tristezza che mi schiaccia... un'amarezza in cuore... O Gesù, uniscila alla tua amarezza del Getzemani, perché sia utile alle anime... non Ti voglio offendere...

7 - Gesù non ne posso proprio più! non mi senti! Maria, mia cara Mamma aiutami! ... mi pare di perdere la testa... procuro di star calma, di ubbidire, ma... il nemico mi tortura... Alleluia, alleluia! Vincenti dabo manna absconditum.

9 - Gesù per mezzo dell'ubbidienza vuole che annoti alcuni dettagli trascurati nella nota del giorno 6 e 7. La notte dei 6, il nemico mi sbatté più volte al muro, e mi fece battere tanto forte il cranio, che ancora risento forte dolore. Stetti qualche momento come priva di sensi. Nella notte dei 7 ebbi un forte vomito di sangue, credetti di cedere, tanto mi sentivo sfinita in tutti i sensi.

10 - Questa mattina, non ho potuto ricevere Gesù perché all'avvicinarsi il momento della S. Comunione mi affluiva il sangue alla bocca... Che pena! Gesù, che fai, non sai che io non posso stare così... Batti pure Gesù, ma prima vieni nel mio cuore... con Te le battute sono diverse...

14 - Non ne posso più... anche il fisico par voglia cedere... il nemico non potendo farmi lasciare la Comunione , non mi lasciò fare il ringraziamento... e le Suore furono disturbate. Maria, aiutami!

 

Febbraio

4 - Questa mattina quando Gesù fu nel mio cuore mi parve di vedere come una estesa pianura e in essa una moltitudine di Sacerdoti, divisi in tre parti distinte. - Una di queste parti, mandava una luce vivissima che illuminava a grande distanza. - L'altra, la più numerosa; spargeva intorno a sé un bagliore fosco; la terza era in tenebre. - Gesù era presente. Rivolto alla parte illuminata: - Questi, disse, SONO I SACERDOTI SECONDO IL MIO CUORE. - Di fronte al secondo gruppo cambiò aspetto e: QUESTI, disse, NON SONO IN MIA DISGRAZIA, MA PER AMORE AL PIACERE, ALL'ONORE, AL DENARO, Al COMODI, NON CORRISPONDONO ALLA SANTITÀ DELLA LORO VOCAZIONE, e due grosse lacrime gli solcarono il Volto, dal quale traspariva grande tristezza. - QUELLI AVVOLTI NELLE TENEBRE SONO I SACERDOTI CHE CELEBRANO SACRILEGAMENTE, e scoppiò in pianto. - Io sentivo nell'animo il dolore e la tristezza di Gesù in modo sì intenso che anche il fisico ne risentiva. O Gesù, che vuoi che faccia per consolarti, parla, non lasciarmi così, io non Ti voglio vedere in tanta pena...

PREGA, SOFFRI, IMMOLATI, sentii rispondermi.

«Contentar Dio eroicamente, perfettamente, seraficamente. Vivere senza contentar Dio, è vivere senza significato. O Cuore del mio Dio, o contentarti o morire, o morire per contentarti» (Dalla biografia del Padre C. Bulla).

7 - Primo venerdì del mese: «Sitio!»... sì Gesù, comprendo la Tua sete, ed è il mio tormento... Ho sete di Te, Gesù caro, ho sete di dissetarti, mi sento schiacciata da tante grazie, da tante finezze d'amore!... come poco ho corrisposto... O Gesù, prendimi tutta, fa di me quello che vuoi... che la luce dei Tuo Santo Volto illumini le anime, e poi io resto volentieri nel buio profondo... accetto ogni genere di patimenti, mi abbandono ad occhi chiusi alla Tua Volontà. L'Ubbidienza vuole che noti quanto passò il giorno due, Festa della Purificazione. Mentre la Comunità , in ritiro, era in Cappella, per l'istruzione dei Rev.do Padre, il nemico, trovandomi a letto, si presentò in camera in forma orribile, mi mise tutto sossopra, gettò a terra tutte le immagini del S. Volto, e lanciava in camera uno sgabello producendo forti colpi che furono uditi in Cappella, - S. Silvestro mi affido a Te!

8 - No, Gesù, non voglio cedere all'abbattimento, ma ho paura, tanta paura!... Il nemico mi suggestiona terribilmente.. è forse tutto perduto per me? Mi salverò? Mi tenne come soffocata e voleva giurassi di non dire più nulla al Padre... Questo è nulla, ma mi sento in una disposizione d'animo alla ribellione, a chiudermi, a diffidare... Gesù, non Ti voglio offendere... Aiutami! Mio Dio, credo che mi ami... mi abbandono a Te...

Ieri sera ho telefonato a... e rimasi tanto male sentendomi rispondere a quel modo.

9 - Ho passato una notte tremenda. Il nemico mi portava alla disperazione... Grazie alla bontà di Gesù questa mattina venne il Padre e seppi che non ebbe nessuna telefonata, e non rispose... mi portò la calma e la pace. - Docilità assoluta, ubbidienza cieca.

11 - Io sono l'Immacolata Concezione, - Sì, mamma mia cara, io sono Tua figlia, debole, meschina, peccatrice... vedi come mi trovo... il nemico non mi dà pace... scaccialo anche oggi per me.. Ho bisogno di pace ma no, ho bisogno di fare la volontà di Dio, Perdono... Nascondermi nel Cuore della Madonna... fidarmi di Lei... specie quando la fiducia vien meno.

13 - Ho trascorso una notte terribile... il nemico mi portò alla disperazione, credetti di perdere la ragione... S. Silvestro venne in mio aiuto, mi liberò... ma per tutta la notte tentò assalirmi, ma non poté... O Gesù che non ti offenda... poi tutto quello che Tu vuoi! Abbandono, confidenza, gratitudine al mio caro Santo.

15 - Il Signore può imporre sacrifici più penosi della morte ma se confidiamo in Lui, avremo forza e coraggio di compiere la Sua Vo lontà. Non so cosa vuole il Signore da me, ma sento che prepara l'animo mio a grandi sofferenze.

16 - Novena del Volto Santo: Voglio darti tutto o Gesù, voglio usarti tutte le finezze di un amore pratico, industrioso, a fare bene, indefessamente, anche le piccole cose... Voglio darti anime, tante anime, tutte le anime... per il resto come vuole l'ubbidienza, anche la mortificazione di non mortificarmi, in tutto quanto vorrei... L'ubbidienza vale mille doppi, ogni sacrificio... nessun ragionamento... Come è stato delicato con me Gesù questa mattina... La S. Messa , la Medi tazione... Grazie Gesù, grazie.

Questa notte ho ripreso la mia adorazione. Sentivo tanto questa privazione, tanto... Come è stato buono Gesù con me. Entrata in Cappella mi sì presentò col Volto insanguinato e pieno di tenerezza mi disse: -

TI HO ASPETTATO TANTO e dicendo io - Ma Gesù, sapevi ch'io dovevo obbedire, mi rispose: HAI FATTO BENE, SONO CONTENTO, MA NON PUOI PROIBIRMI DI DESIDERARTI.

Ma perché quando io Ti desidero, non Ti fai sentire? e Gesù PERCHÉ QUANDO MI DESIDERI MI AMI DI PIÙ DI QUANDO MI SENTI... - e mi sentii perduta in Lui.

Anima mia, quando la tempesta si scatena e tutto pare naufragare, il Tuo amore si fa più forte e più puro se sarai fedele a cercare il Tuo Gesù.

19 - Gli attacchi del nemico furono forti e insistenti, ma mi sono nascosta nel cuore di Maria e non ebbi paura... al mattino raddoppiò gli sforzi perché lasciassi la Comunione , ma Gesù ha vinto in me. Grazie. Per salvare anche un'anima sola, devi essere disposta a tutto... è sangue di Gesù... neppure una goccia si deve perdere per colpa tua... attenta! ...

20 - Questa notte fu terribile... fui presa da tanta paura che non avevo coraggio di scendere in Cappella... Resistetti le tre ore con grande violenza... Nell'uscire udii internamente queste parole: Le anime costano sangue. - Sì, o Gesù, te lo do tutto, tutto... aiuta la mia debolezza e miseria... Maria! S. Silvestro!... S. Stanislao!

21 - Gesù mi ha chiesto se volevo partecipare all'abbandono che provò sulla Croce... Risposi: Gesù, voglio quello che Tu vuoi. Non scelgo nulla. Gesù si degnò accordarmelo... Non avevo certamente mai provato simile abbandono... Se non si è sostenuti dalla grazia, non si potrebbe resistere a tanto.

Oggi avrei voluto passarlo senza prendere cibo, ma non ne avevo il permesso. Dissi a Gesù, perché mi chiedi queste cose che non posso darti?- «PER GODERE DELLA RINUNCIA DELLA TUA VOLONTA È PREMIARE LA TUA OBBEDIENZA » - Caro Gesù, Tu sai quanto la mia volontà ha guastato i tuoi doni!

22 - Mi ha accompagnato in Cappella S. Silvestro. Oggi farò tutto con Lui, Lo sento vicino. Che rabbia, quel brutto ceffo!

25 - Festa del Santo Volto! Le parole non servono a dire la bontà di Gesù... l'impronta del Tuo Santo Volto sul mio cuore! ... che hai fatto Gesù!... e poi quante finezze d'amore in questo giorno! Due Sante Messe, l'adorazione, la parola del Padre! quante grazie! E io che farò? O Gesù, tutto quello che Tu vuoi ... tutto, tutto, ma agisci Tu, perché già sai quanto sono debole ...

 

Marzo

8 - Da parecchi giorni non scrivo... ho sofferto tanto... ma ho saputo rendere preziosa per le anime la sofferenza? non so: ho offerto, ma... quello scoramento... quella amarezza... quelle ribellioni... Gesù mio, perdono! Quante umiliazioni, quante pene! come è brutto vivere in un mondo ove tutto è inganno e malizia! O Gesù, ho sete di Te, del Tuo amore! dammene una stilla che incendi il mio cuore freddo, duro; ho bisogno di amarti, così soffrirò con gioia e consolerò il Tuo Cuore. Gesù voglio tutto quello che Tu vuoi. Costi quello che costi.

14 - O Gesù come sono debole... quanta amarezza... perché? non è sincero il mio desiderio di soffrire? Il nemico questa notte mi ha turbato tanto; ho peccato? Non so. Il Padre non c'è ... debbo fare la Comunione... l'obbedienza lo vuole. - Vincere il demonio con l'obbedienza - Attenta anima mia.

15 - Non ho fatto la S. Comunione ! che pena! ho disubbidito? Non so... non capisco più nulla... il nemico mi soffocò e caddi.

18 - Anche oggi, senza Gesù! ho avuto paura dato le minacce di questa notte e ho preferito lasciare che fare pubblicità... Gesù, non ne posso più! Ho incominciato il ritiro di oggi in lotta... il nemico incalza e sono continuamente tentata a sospenderlo e prendermi un poco di svago!... no Gesù, non voglio cedere... accetta il mio tormento... S. Silvestro scaccia quel brutto mostro... Mi affido a Te: Vincenti dabo manna absconditum

Coraggio e confidenza

 

Aprile 1941

3 - Oggi sono un po' calma, e ne approfitto per ubbidire e notare qualche cosa dei giorni trascorsi. È ben poca cosa quello che si può scrivere!... Le notti dei 27, 28, 29 marzo furono terribili. Il maligno tentò tutte le forme per condurmi alla disperazione. Mi tenne per più ore come paralizzata, incitandomi a bestemmiare Gesù e il suo S. Volto. Parecchie volte mi minacciò di finirmi se avessi parlato ancora al Padre... minacce e paure per ricevere Gesù... mi vedeva come dannata, preda del nemico, ipocrita tutta la mia vita... nessun aiuto sensibile da parte del Cielo... impossibilità di ricorrere al Gesù della terra... Il giorno trenta si ebbe il ritiro, sfinita in tutti i sensi passai la giornata in una angoscia e in un isolamento terribile... non potevo parlare al Padre, o era il nemico che agiva su di me, e mi teneva legata. Nell'ora di adorazione sentivo come un'impressione d'essere odiata da Gesù, una spinta a lasciare la Cappella per non contaminarla, ma poi quando il Padre, rivolto a Gesù gli parlava per noi, cercai di ripetere le sue parole e provai un poco di sollievo; Gesù mi ottenne la grazia di aprire il mio animo e mi ridiede la calma!

La notte dei 31 fu pure di lotta, ma fortificata dalla parola del Padre, e risoluta ad obbedire seppi conservarmi calma, per pura grazia del Signore.

- Il demonio lo vincerò con l'ubbidienza e l'umiltà

Il primo e il due aprile il nemico aumentò gli attacchi. Credetti di perdere la ragione. Insinuò di togliermi la vita... il solo ricordo mi fa spavento. O Gesù non sia mai che abbia a cedere... Mi trascinò per il corridoio più volte, e mi ossessionava con tal forza, che se non ho fatto uno sproposito lo devo alla bontà di Gesù che sostiene e difende stando nascosto.

Ho telefonato al Padre per avere un aiuto e mi calmai un poco. Il maligno però mi fece un tranello. Mi telefonò come fosse il Padre e tale io lo credetti, dicendomi - ho pensato che è meglio lasci la S. Comunione perché non vorrei che fosse in peccato mortale. Tornai in cappella e passai un'ora di angoscia indescrivibile. Alla Comunione, sento toccarmi la spalla, non faccio caso, un secondo tocco più marcato, mi volto e, S. Silvestro è al mio fianco: su, su andiamo alla Comunione che t'accompagno io - Ricevetti Gesù vicino al mio caro santo, si fece gran luce nell'animo mio, compresi l'arte diabolica, e in una pace profonda Gesù mi disse che era contento di me, e che aveva con le mie sofferenze illuminate tante anime. Il mio caro Santo mi stette vicino più ore. Quanto è buono Gesù con me, che diffido tanto di lui in certi momenti!

Sono ancora in tenebre, provo un'amarezza che non so spiegare, ma sono calma, disposta a seguire Gesù al Calvario, a dare tutto tutto, ma in cambio voglio tante anime! Una sola cosa Ti chiedo o Gesù: che nulla trapeli all'esterno; che possa compiere i miei doveri, a bene delle anime che mi hai affidato e che mi sono tanto care... Se è di Tua volontà che queste lotte acute si sospendono, te lo chiedo per ubbidienza. Io non voglio nulla di mia volontà, ruina di tutto, ma voglio tutto quanto vuole l'ubbidienza, e lo voglio per l'unico fine di piacerti. Primo venerdì del mese - Il maligno mi ha fatto un brutto tiro... al mattino mi impedì la Comunione... Ho provato una pena così profonda, che non posso esprimere... Ma Gesù sempre buono coi miserabili mi consolò con... Grazie, Gesù, grazie.

5 - Questa notte mentre stavo in preghiera, Gesù si mostrò in uno stato impossibile a descrivere e mi disse: SOFFRO, SOFFRO TANTO... e dicendo io perché soffrisse tanto mi rispose: SOFFRO PER TANTE ANIME A ME CONSACRATE CHE Si RIFIUTANO DI SOFFRIRE E NON POSSO FARE DI LORO QUANTO VORREI. ACCETTI TU DI SOFFRIRE IN QUESTI GIORNI CON ME, GRANDI PATIMENTI PERCHÉ IO POSSA DARE TANTA LUCE A QUESTE ANIME SVENTURATE E NON VENGA SCACCIATO... O Gesù, tutto quello che Tu vuoi, risposi, sempre che l'ubbidienza lo permetta. QUANTO MI CONSOLA LA TUA SOTTOMISSIONE , mi disse Gesù con tenerezza infinita; e mi trovai perduta in un oceano di amore. Quando mi riebbi, l'animo mio era in una pace profonda, provai un grande desiderio di dare a Gesù ogni genere di martirio... Mi vedo tanto debole, tanto miserabile, che all'atto pratico tremo... ma Gesù mi conosce, farà Lui tutto!

7 - Ho passato ore opprimenti! sentivo sopra di me il peso dell'ira di Dio... il demonio si scatenò furiosamente e tentò in tutti i modi di turbarmi. So per fede che Gesù mi ama. Basta.

8 - Questa notte, presa da forti dolori di stomaco, e credendo fossero le undici e minuti, stavo per prendere un poco di laudano, quando mi sento fermare il braccio. Era il mio caro S. Silvestro - No, no, figliuola, sono le dodici e cinque, dopo ti accorgi e non fai la Comunione. Ti fa male qui - Mi fece una croce, e il dolore scomparve. Da una decina di giorni non ritenevo cibo, e anche questo disturbo passò. Nell'adorazione Gesù mi disse: - VUOI PARTECIPARE ALLA TRISTEZZA DELLA MIA ANIMA NEL GETSEMANI? - Sì, Gesù, risposi, sempre se sia nell'ubbidienza. Fui all'istante invasa da questa pena, impossibile a descrivere...

9 - Il nemico mi fece passare momenti angosciosi - fece di tutto perché giurassi di non parlare al Padre.

La giornata di oggi la passai nell'impossibilità di agire in tutti i modi. Ribellione, tristezza, durezza... e Gesù nonostante la mia cattiveria, mi usò un atto di delicata carità... il Padre mi aiutò a parlare, a vincere il nemico che mi teneva legata, e mi ritornò la calma.

10 - Questa notte, nuovi assalti, più feroci su lo stesso punto... la parola del Padre mi fece tanto bene... Quando Gesù è sceso nel mio cuore, ho detto - ma Gesù, dove eri questa notte, mentre io lottavo tanto? Gesù con tenerezza mi disse: SUOR PIERINA, IO ERO NEL TUO CUORE, E TU ERI NEL MIO CUORE - Si fece tanta luce nell'animo mio, Gesù mi svelò nuove bellezze su la preziosità della sofferenza, su l'immolazione per la salvezza delle anime... furono brevi momenti, ma quanta forza ricevetti...

 

Maggio 1941

Ave Maria!

21 - Riprendo a scrivere per ubbidire. Quante lotte in questo tempo! Che Gesù non sia offeso, che le anime si salvino, e poi tutto!... La notte del 6 al 7 fu spaventosa. Il nemico mi batté tanto forte, da non poterne più, mi gettò dal letto, mi soffocava suggerendomi bestemmie...

Fece tanto rumore che qualche suora si accorse della cosa... Fui terribilmente tentata di disperazione... Non è possibile dare un'idea di quanto passò in me... Ma Gesù, venne in aiuto. Al mattino venne il Padre, mi portò la pace e mi diede la S. Comunione !

Il nemico ebbe tanta rabbia e mi giurò si sarebbe vendicato, e mi avrebbe fatto vedere che non aveva paura del Padre. Una sera, credo la sera del 9 al 10 mettendomi in ginocchio vicino al letto per recitare alcune preghiere suggeritemi dal Padre, per ottenere notte tranquilla, fui assalita e buttata a terra, ma ecco S. Silvestro, che scaccia con un gesto il nemico, poi mi dice: Va a letto e riposa, ti curo io; e dicendogli io che dovevo recitare cinque Ave Maria, le recitammo insieme, poi Gli presi la Mano , la baciai tre volte, rinnovando i voti, e avuta la Sua benedizione, disparve, lasciandomi in cuore il Paradiso. Riposai, cosa insolita fino alle cinque senza svegliarmi. Confidenza illimitata. La notte dal 14 al 15, fu un disastro. Fece tanto rumore, che mise sossopra tutta la Comunità. Prima mi tenne come legata nel letto e presentandosi in modo spaventoso, voleva bestemmiassi, mi forzava a giurare di non parlare più al Padre, poi mi incitava a togliermi la vita. Guai se non ci fosse l'aiuto divino, sia pur nascosto!... poi incominciò a far girare il letto in tutti i modi, mise sossopra tutta la camera, rovesciò parecchie scatole di medaglie del Santo Volto e dava dei colpi forti, impressionanti... O Gesù non permettere abbia venir disturbata la Comunità , batti pure, ma che ci sia silenzio intorno a me... Questo brutto ceffo mi disturba anche col telefono, atteggiandosi a Padre... quanto sono miserabile, mio Dio!... come è facile riconoscermi tale! Se non confidassi in Dio e nella Sua Misericordia, guai!

20 -Alleluia! Desolazione, abbandono, isolamento. Mi sento priva di fede, mi pare di cadere in un vuoto spaventoso. Maria aiuta la mia debolezza! Vivere di fede, sentendosi privi... Coraggio anima mia!

21 - Se l'ubbidienza non mi avesse imposto di comunicarmi, anche oggi sarei senza Gesù, ma il nemico l'ho vinto ubbidendo... Quanta forza trova l'anima mia nell'ubbidienza!

Mi pare che Gesù non voglia altro da me, in questi tempi, che l'amorosa sottomissione a Chi tiene il Suo posto. Costi quello che costi, Gesù deve essere contento della Sua Suor Pierina.

22 - Ascensione di N.S. Ho una sofferenza interiore che mi opprime. Non posso esprimere quello che passa in me! Maria aiutami! non permettere abbia a cedere alla sfiducia! Gesù, credo che mi ami, credo!... S. Silvestro prega per me! ...

23 - Anniversario della mia Professione. Senza Gesù! Sono priva di speranza. L'anima mia è così piagata, e l'ira di Dio pare schiacciarmi. Confessarmi? se non torna il Padre, dove andrò? Lasciare Gesù? Chi mi dà forza per lottare? e l'ubbidienza? Ma perché Gesù mi chiede il contrario? Non ne posso più. Ma io non voglio disgustare Gesù... eppure... Oggi ho dato un rimprovero di primo impulso... perdono Gesù. Vigilerò sull'irascibilità che in questi giorni mi opprime. Calma, anima mia!

24 - Sono nel buio completo... ma risoluta ad ubbidire al Padre... è Gesù che parla. Credo tutto e lotto per rinunciare a tutto quanto è contrario all'ubbidienza.

Come mi si presenta triste la vita oggi. Perché? Se cercassi il Signore, mi pare non dovrebbe essere così!

25 - Giorno di ritiro - Ho incominciato il giorno in burrasca... Gesù per mezzo del Padre mi ha ridato la calma e nuova forza per camminare nel Volere di Dio... Sfruttare pienamente tutti i mezzi per mostrare a Gesù il mio amore! Servire il Signore nel dolore, è amore vero, puro... Se in Paradiso si potesse soffrire, ciò sarebbe per non poter più dare questa prova d'amore. In questi ultimi giorni del mese di Maria, chiederò incessantemente la grazia di vivere di fede, di abbandono, di ubbidienza...

30 - Gli assalti del nemico sono violenti... Questa mattina dopo la Comunione ebbi un po' di luce, Gesù mi fece capire che le mie lotte, strappano le anime al demonio... coraggio anima mia... per il trionfo del S. Volto, la gloria di Dio, la salvezza delle anime.

31 - Ultimo giorno del bel mese di Maria! che ho fatto?... La Volontà di Dio!... come sono turbata, non ne posso più. Maria aiutami! S. Silvestro dove sei?

 

Giugno

1 - Ho passato una notte di tormenti. Le tre ore di adorazione furono una tortura. Se San Silvestro non mi avesse trattenuta, avrei ceduto alla tentazione... Quale cambiamento si operò nell'anima mia stamane alla S. Messa del Padre!...

Si fece tanta luce nell'animo mio, e Gesù mi ha fatto conoscere quanto sia preziosa la croce e la sofferenza... mi sono perduta nel suo cuore...

O Gesù, non venga mai meno in me il coraggio di compiere la Tua Divina Volontà per la maggior Gloria di Dio!

Durante tutto il tempo della S. Messa vidi sempre una bianca colomba volare dolcemente sopra il Padre e l'Altare. Era l'emblema del Divino Spirito, che scendeva con l'abbondanza dei Suoi Doni!

Nel pomeriggio mentre pregavo, fui come assorbita in Dio, e vidi non con gli occhi materiali che neppure sapevo di essere in terra, un gruppo di anime di Religiose e Sacerdoti, e un gruppo di Religiose separate, in gran luce. Gesù mi fece comprendere come le mie lotte e sofferenze avevano illuminate quelle anime. lo domandai perché il gruppo delle Religiose erano separate, e Gesù mi rispose: QUELLE RELIGIOSE MI HANNO FATTO TANTO SOFFRIRE, CON LE LORO RESISTENZE E DISUBBIDIENZE, E LA TUA UBBIDIEN ZA AL PADRE, MI PROCURAVA TANTA CONSOLAZIONE, E HA OTTENUTO LA LUCE A QUESTE ANIME. Dicendo io, come mai l'avessi tanto consolato, mentre tante volte mi parve di essere ribelle, Gesù mi assicuro che la mia volontà è sempre stata sottomessa. Quanto è buono Gesù, coi deboli e miserabili! ed io che farò? La Volontà di Dio, costi quello che costi - Ubbidienza... usque ad mortem - Per la salvezza delle anime acconsentire a qualunque sacrificio.

2 - Sono passata dalla luce alle tenebre, dal riposo alla lotta. Benone! Alleluia!

Questa notte ho avuto un vomito di sangue spaventoso! Gesù l'ha dato tutto, dunque, che gran cosa è anima mia! Coraggio.

3 - Anche questa notte lotta e vomito di sangue. Gesù son Tua, fa di me quello che vuoi!

Mi pare di non poterne più! ma se io non ne posso più, Gesù può sempre, può tutto, non è lui che deve fare? Coraggio Suor Pierina! Per le anime!

5 - Mio Dio Ti ringrazio!... quanta lotta! - Se il Padre non fosse Gesù non poteva in un momento darmi la calma! quale trasformazione! Sono sfinita sì, ma risoluta a tutto soffrire!... Maria aiutami! San Silvestro vieni in mio soccorso!

La notte fu un tormento. Presa da una sete insopportabile, mi si presentò il nemico con una aranciata, sotto sembianza di Suor Cesarina. Abituata a fare il segno di croce, fu smascherato.

Più tardi mi gettò delle manciate di fango in faccia e in bocca. Ma il tormento interno non c'è parola che valga.. Gesù che non Ti offenda mai mai mai!

6 - Ho ubbidito e sono contenta, perché ho fatto la Volontà di Dio! Poco importa il risultato. Lo abbandono a Gesù, che farà il meglio per la mia e per le anime altrui! Se potessi avere un desiderio, sarebbe che nulla apparisca all'esterno! Gesù son Tua!

10 - Lotta e vomito di sangue.

12 - Sono rimasta tre giorni senza Comunione! Oggi finalmente Gesù è venuto nel mio cuore. Non ne potevo proprio più. Sfinita in tutti i sensi. Mio Dio dammi la forza di fare la Tua Volontà. Ieri sera ho recitato i cinque Gloria al S. Cuore e uno a San Silvestro chiedendo per ubbidienza che mi sanino il polmone e mi concedano un po' di tregua degli assalti dei nemico. Una voce distinta si fece udire «Va a Fabriano, sali a piedi all'Eremo, e alla tomba di S. Silvestro avrai la grazia che cerchi» coi pensiero dissi: come è possibile nel mio stato di debolezza fare questo? E la voce: «Non discutere; abbi fede».

Mio Dio, sia fatta in tutto e sempre la Tua Volontà.

14 - Il nemico mi ha messo tanta ribellione all'ubbidienza... Non voleva farmi continuare la preghiera per ottenere la salute... fui lì per cedere... la Madonna mi aiutò. Per superare la ripugnanza dissi: Il Padre vuole che sani e che il nemico mi lasci un po' in riposo, dunque voglio la grazia. E una voce rispose: Fa quello che ti ho detto e l'avrai. Il nemico fece scompiglio, mi batté forte, e voleva giurassi di non ubbidire altrimenti mi avrebbe finita. Quando mi lasciò ero sfinita, e non potei fare la Santa Comunione... non ne posso più.

15 - Notte penosissima... per Gesù e per le anime! Coraggio. San Silvestro aiutami.

16 - Il timore di aver ingannato il Padre, circa l'accaduto, mi ha tenuto nell'agitazione... la sua parola mi ha ridato la calma.

20 - Festa del Sacro Cuore, giorno di ritiro.

Ho incominciato questo ritiro nella pace, abbandonata al Cuore del mio Diletto con la mia Mamma celeste, sotto la protezione dei mio caro Padre San Silvestro. Quante grazie, mio Dio! Ho il cuore pieno di santa soave consolazione, e la mia miseria mi pare un abisso insondabile, di fronte a tante delicatezze divine!

La meditazione del Padre: Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e specialmente le parole: - nessuna anima adulta che è in Paradiso, si è salvata sola, ciascuna ha avuto bisogno di aiuto di altre anime...

Il vero apostolato è quello delle anime miti ed umili di cuore, hanno penetrato l'animo mio ed ho risolto di modellare il mio povero cuore troppo umano, al modello divino.

Esaminatami, ho trovato: impetuosità di carattere non domate, moti interni di ribellione, di risentimenti nei disgusti, nelle contrarietà, poca materna dolcezza con le Suore, poca pazienza, vivacità nel correggere. Queste le vedo, e quante mi sfuggiranno!...

Niente scoraggiamenti anima mia. Umiltà, confidenza, propositi pratici.

Darmi allo studio particolare di queste virtù.

Esame particolare - non parlare, agire, senza aver messo in calma l'interno con la preghiera.

Esteriore sereno, equilibrato, qualunque sia la mia disposizione interna.

Al suono delle ore dire: Gesù dolce ed umile di cuore, fate il mio cuore simile al Vostro.

Pomeriggio. Nell'ora di preghiera fatta in spirito di ringraziamento, pei benefici concessi a tutte le anime, e a me in particolare, Gesù mi ha portato in solitudine e mi ha fatto gustare il suo amore... Mi disse che la mia fede nell'ubbidienza è stata la sorgente di tutte le grazie... che Gesù aumenti in me e in tutti questa fede, che tanto lo consola!... Voglio salvare le anime, tante anime, tutte le anime, con un

a sola parola, che sarà l'offerta totale di tutta me stessa al Cuore Divino: ubbidienza, volontà propria, giudizio proprio, vedute, discussioni, sotto i piedi.

 

A.M.D.G

Per la Gloria di Dio, ad onore dei mio caro Padre S. Silvestro, e per ubbidienza, unita a Maria e sotto lo sguardo del S. Volto di Gesù, farò del mio meglio per manifestare la bontà e misericordia di Gesù verso la più miserabile creatura.

Dal Settembre dello scorso anno, la mia salute sempre delicata, andò peggiorando, lasciandomi quasi continuamente, in uno stato di grande sofferenza, è che cercavo dissimulare per non preoccupare le Suore. A Milano, in Gennaio, presi una forte influenza ripartii per Roma ai primi di Febbraio con forte febbre, sentendomi tanto male, che ad un certo punto credetti non poter proseguire il viaggio. Rimasi a letto un po' di giorni, e poi con l'aiuto di Dio, mi feci violenza e procurai stare in piedi, ma da allora andai peggiorando. Solo il pensiero di soffrire per le anime mi dava forza. Dovendo andare a Milano, preferii aspettare per una visita medica, dal Dottore nostro, già conosciuto, il quale mi trovò in condizione disastrose (come Lui disse) un focolaio di recente broncopolmonite aperto, con tutti gli altri disturbi di fegato, cuore, stomaco ect. Ordinò riposo assoluto e cure che permettendolo il Signore, a nulla giovarono. Mi prese una forte ripugnanza ad ogni cibo, e qualunque piccola cosa, mi dava forti dolori di stomaco e tanto malessere da cadere spesso svenuta. Il solo vedere cibo, mi stravolgeva tutta. La debolezza si accentuava e non posso negare, che più volte mi faceva illusione di essere all'ultimo di vita.

L'ubbidienza mi ordinò di ricorrere a un bravo Dottore di Roma, il quale dopo un po' di cure, volle facessi la radioscopia, per attendermi con più sicurezza, avendo sempre temperatura. Si fece e si trovò quello che avrei mai pensato: Una lesione sottoclaveare al polmone destro. Il Dottore consigliava il pneumotorace e poi venne a più miti consigli, con iniezioni di vaccino... che poi incominciai, attendendo altre analisi.

Il dottore dell'anima, certamente ispirato da Dio, mi disse, che per ubbidienza dovevo chiedere la grazia, che il polmone si sanasse e il demonio per un poco desse tregua alle continue lotte, forse causa prima di tutti i mali, dicendomi di recitare ogni sera cinque gloria al Cuore di Gesù e uno a S. Silvestro. Mi costava chiedere la salute, sembrandomi di sfuggire alla sofferenza, e il nemico, perché era proprio lui, mi tentò più volte su questo punto, ma mai con la grazia di Dio, avrei scelto la mia volontà alla ubbidienza... cercavo di impedirmi di recitare le preghiere a questo scopo. La notte dall' 11 al 12 giugno sfinita in tutti i sensi, resistendo al nemico che mi ostacolava di chiedere la grazia, recitai le solite preghiere, chiedendo con maggior forza per vincere la ripugnanza e ubbidire, che si faccia quello che vuole il Padre. Una voce distinta si fece udire: Va a Fabriano sali a piedi all'Eremo, e alla tomba di S. Silvestro avrai la grazia che chiedi. Col pensiero dissi: come è possibile nel mio stato di debolezza fare questo? e la voce: - Non discutere, abbi fede. -

Il giorno 14 nuova forte ribellione a chiedere la salute. Per superarla dissi: - Il Padre vuole che sani, e che il nemico mi dia tregua. dunque voglio la grazia. Una voce rispose: - Fa quello che ti ho detto e la grazia l'avrai -.

Affidai tutto all'ubbidienza, contenta di qualunque decisione. Il nemico mi torturava l'animo, facendomi credere una illusa, che ingannava il Padre, ma palesati i miei timori la pace e la fede tornarono.

La carità e la delicatezza usatami dal Padre in queste circostanze, si può comprendere solamente, se si pensa alla sconfinata bontà del Cuore di Gesù per le anime! Decide si vada all'Eremo, e mi procura la santa gioia di essere da lui accompagnata. Oh! non finirò mai di ringraziare il Signore di tante grazie, di tante finezze! Possa anche io essere tanto generosa con Gesù! tanto delicata!

Il giorno 18 giugno con la corsa delle 11 e 1/4 partii accompagnata da Suor Cesarina, per Fabriano. Con una gran fede nell'ubbidienza che il nemico più volte tentò di indebolire... mostrandomi come uno spauracchio la lunghezza della strada da percorrere a piedi, nelle mie condizioni di salute. Giunta a Fabriano provai una interna commozione, che cercai di reprimere. Il Padre ci attendeva e ci accompagnò a S. Benedetto; nell'attesa fui presa da un malessere generale e da una forte tentazione di scoramento, che superai con la grazia di Dio ripetendo: mi fido dell'ubbidienza. Alle 19 circa si incominciò la salita, il Padre di tanto in tanto ci faceva pregare. Le disposizioni dell'animo mio si cambiarono, una pace profonda mi invase l'anima e veramente in tanta solitudine e bellezza di natura, non ci si sentiva più a contatto con l'umano. Il cammino mi si rendeva sempre più facile e leggero, sentivo che S. Silvestro mi attendeva. In poco più di due ore eccoci all'Eremo. Entriamo in Chiesa, i Padri stavano in preghiera, provai una violenta commozione e un forte bisogno di pianto che repressi. S. Silvestro era là, nella sua tomba marmorea, ma io sentivo che mi accoglieva con amore, direi con impazienza. Non potei pregare con le labbra, ma il mio cuore parlava e presto mi sentii tutta assorbire in Dio, e mi trovai alla presenza di S. Silvestro posto su un trono di gloria, di uno splendore incomparabile. Vicino alla Madonna, i Santi Benedettini e Padri. Stuolo di Angeli facevano corona.

La Madonna si avvicina, mi prende per mano e mi accompagna al trono di S. Silvestro. Questi mi appoggia la mano sul capo e mi dice: DA QUESTO MOMENTO, TI UNISCO ALLA MIA DILETTA CONGREGAZIONE, FARAI PARTE SPIRITUALMENTE IN ESSA E GODRAI DI TUTTI I VANTAGGI SPIRITUALI E DI TUTTO IL BENE CHE SI FA; TU UNIRAI LE TUE FATICHE, LE TUE PENE E TUTTO QUANTO FARAI, A QUELLE DEI MIEI PADRI PERCHÉ IN CIASCUN MEMBRO E IN TUTTA LA CONGREGAZIO NE SI CERCHI SEMPRE LA MAGGIOR GLORIA DI DIO.

Detto questo mi benedisse e io rimasi perduta in Dio. Quando mi riebbi, mi ritrovai nella Chiesa. Il Padre ci fece uscire. Dovetti farmi grande violenza per mettermi a contatto con le cose di quaggiù. Per fortuna il Padre mentre si attendeva la cena, fu ispirato a farci uscire fuori, così nella solitudine potei più liberamente dar sfogo al mio cuore che non ne poteva più.

Avrei desiderato passare la notte sola con il mio caro S. Silvestro, ma già fu delicatezza di Gesù, nel concedermi il Padre di ritornare in Chiesa dopo cena. Avevo bisogno di sfogare con Lui il mio cuore, di ringraziarlo, di parlargli, come figlia al Padre teneressimo.

Entrata in dolce colloquio fui trasportata su una strada ardua e pericolosa. Io mi vedevo obbligata a camminare. S. Silvestro, a pochi passi, mi precedeva, e quando la difficoltà del cammino, si faceva più grande, mi smuoveva i sassi, mi appianava la via, e riprendeva nuovo animo nel cammino. A un certo punto mi trovai davanti a un abisso, e fui lì per retrocedere, ma ecco che al di là, mi si mostra una strada molto più facile, dove camminavano senza fatica tante persone, secolari, Sacerdoti, Religiose. Sentii il bisogno di mettermi anch'io su quella strada, ma non ci riuscivo.

S. Silvestro mi disse: Quella strada non è per te; vedi, quelle anime CAMMINANO CON FACILITA' PERCHÉ TU CAMMINI NELLA FATICA, NELLA LOTTA, NELLA SOFFERENZA, SONO SULLA VIA RETTA, PER I TUOI PATIMENTI. NEI MOMENTI PIÙ PENOSI, RICORDATI DELLA STRADA, E IL PENSIERO DELLA SALVEZZA DELLE ANIME TI DARÀ FORZA. GESÙ VUOL FARE ENTRARE TANTE DI ANIME IN QUELLA STRADA, IL DEMONIO FA OGNI SFORZO PER STRAPPARLE E IMPEDIRE IL BENE. NON TEMERE, IO TI AIUTERÒ SEMPRE. - Quando tutto scomparve una luce vivissima si era fatta nell'animo mio, sentii di essere nella volontà di Dio, e rinnovai la mia totale donazione al Signore, nell'abbandono completo al suo Divino Volere.

Al richiamo del Padre, mentre mi alzavo dalla balaustra, un gelido straordinario mi prese alla parte destra, e come un brusco movimento, mentre un'interna voce mi diceva: STA TRANQUILLA, SEI GUARITA.

Il Padre ci accompagnò alle camerette e ci benedisse. Ci sembrava di essere accompagnate proprio da Gesù. Quelle stanzette, nella Casa di S. Silvestro, mi parvero un pezzetto di Paradiso. Mi sentivo come schiacciata da tante grazie e la mia miseria nella sua evidente realtà, un abisso insondabile.

Mi posi a letto per ubbidire, ma dormire fu impossibile. Parlavo col cuore al mio caro Santo e gustavo delizie di Paradiso. Dirlo non è possibile.

Alle due, mi levai e mi posi in preghiera. Ecco venire a me, il mio caro P. S. Silvestro, con tenerezza infinita; mi prende il capo fra le mani e: MIA FIGLIA DILETTA mi dice: QUELLA VOCE CHE TI DICEVA DI VENIRE ALL'EREMO, ERA LA VOCE DEL TUO ANGELO CUSTODE, MANDATO DA ME. QUANTO HAI CHIESTO TI HO DATO: IL POLMONE È SANATO, E IL DEMONIO PER UN PERIODO DI TEMPO NON AVRÀ PIÙ NESSUN POTERE SUL TUO CORPO. Chiedendo io che intendeva dire: non avrà nessun potere sul tuo corpo, mi spiegò, che non avrebbe più potuto battermi, soffocarmi, infliggermi quei mali fisici per togliermi dalla S. Comunione, e così mi disse: RIPRENDERAI FORZE. ATTENTA PERO', CHE IL NEMICO NON SI DARÀ PACE E TENDERÀ ALTRE INSIDIE. SII SEMPRE CANDIDA COL PADRE, UBBIDIENTE E UMILE E SARAI VITTORIOSA. D'ORA IN POI RECITERAI L'UFFICIO PROPRIO DEI MIEI FIGLI CON GRANDE FEDELTA' E ACCURATEZZA. Mi appoggiò al suo cuore; io volevo dire tante cose, ma non potevo parlare, ma S. Silvestro comprendeva tutto e il Paradiso era in me.

Alle 5 il Padre, celebrò la S. Messa all'altare del Santo diletto, e ci diede la S. Comunione. Troppo presto si dovette partire! Mi dovetti violentare per nascondere la mia pena... ma subito mi si parò alla mente, la strada mostratami da S. Silvestro, e al pensiero che le anime si salvano nel patimento e nel sacrificio, ripresi con generosità il cammino disposta a tutta quanta la Volontà di Dio.

Giunta a casa, scossa di tutto quanto era passato, mi buttai sul letto e m'addormentai. Allo svegliarmi - mi parve di essere un'altra. Provai appetito, e postami il termometro, la temperatura era scomparsa. Mi nutrii senza nessun disturbo e la notte dormii tranquillamente.

Un cambio si repentino, non poteva essere altro che segno certo della grazia ricevuta. Oh! come dubitare? Che farò per mostrare al caro santo la mia gratitudine?

Mio caro Padre S. Silvestro, ottieni la grazia di usare di questo dono per pura gloria di Dio e salvezza delle anime. Se ne dovessi abusare, toglimi tutto completamente. Voglio vivere solamente della Volontà di Dio, nell'amore a Gesù e alle anime. Costi quello che costi!

A.M.D.G

23 - Non essendo venuto il Padre, ne provai pena, e poi provai timore di sentire questo dispiacere. Ma ecco S. Silvestro che mi dona la pace, dicendomi: No, figlia, sta tranquilla, tu vuoi bene al Padre, come a me. Quando mi vedi o mi senti, sei contenta, vero? Così, col Padre. Una pace di paradiso si impossessò dell'anima mia.

29 - Quanta bontà mi ha usata Gesù! S. Messa del Padre, con una profonda meditazione sopra le parole: Tu es Petrus. Il bel dono del quadretto del mio caro Padre S. Silvestro mi ha riempito di gioia! sentii che mi confermava quella paternità, che davanti al Suo Santo Corpo mi ha dato... quante finezze! E io che faccio con Gesù? sono sì delicata? Lo voglio, lo devo essere.

Nel pomeriggio, mentre in camera pregavo, il nemico mi prese il prezioso quadretto e lo gettava da ogni parte, burlando il mio carissimo Santo, e il Padre, non riusciva a raccoglierlo e già era buttato altrove. Ma ecco il mio caro Padre S. Silvestro, con un gesto mette in fuga il nemico. Raccoglie il quadretto e me lo consegna dicendomi: Sta tranquilla che non potrà più toccarlo.

 

Luglio

5 - Ieri sera dalle 10 alle 12 in Cappella fu una tortura. Mi sentivo dannata e in odio a Dio. Quelle due ore, mi parvero un secolo. Per vincere la ripugnanza, mi fermai cinque minuti in più. Bussai la porticina dei Tabernacolo e dissi: Lo so Gesù che sono ingrata, che ho fatto tanto male, ma sono pentita, sarà possibile, che Tu tanto buono coi peccatori abbia ad odiarmi? Sento toccarmi una spalla, mi volto, è il mio caro Padre S. Silvestro: No, figlia, del mio cuore, non ti odia Gesù, ti ama tanto. - Ma, Padre risposi io, io non capisco più nulla, non vedo che perdizione. Dove sarebbe la prova, se vedessi sempre, disse. Anche il Padre mi dice così - sorrise e: Sì figlia, ascolta Padre Ildebrando, come ascolti me, ubbidisci sempre e digli tutto, sai. - Ma perché Padre, mi dice sempre così, forse non sono sincera. - No figlia sta in pace, ma è per metterti in guardia dal nemico che ti insidierà terribilmente per distoglierti. Coraggio, né io, né il Padre ti abbandoneremo. Mi benedisse e mi lasciò in gran pace.

10 - Questa notte Gesù mi disse: - VUOI PARTECIPARE ALL'AGONIA DEL MIO SPIRITO NEL GETSEMANI, PER I PECCATI DEI MIEI PIÙ CARI, E SPECIALMENTE PER I RIFIUTI CHE RICEVO DA TANTE ANIME RELIGIOSE? - Si, o, Gesù, risposi, e all'istante fui oppressa da tante pene, tedio, martirio interno, che solo la grazia dà forza di sopportare. Ma la sofferenza di Gesù non è paragonabile a quanto può sopportare una creatura.

Come farò io, rifiutare a Gesù qualche cosa? come non penserò a consolare il suo Cuore, per le mie e le altrui ingratitudini?

A.M.D.G.

15 - Questa sera la Comunità entrò in Esercizi. Lo Spirito Santo faccia tanta luce nelle anime... Io non posso farli, ma farò tesoro di tutto, per elevarmi sempre più a Lui e vivere nella Divina Volontà.

- Voglio essere Tua o Gesù, Tuo malgrado

- Voglio essere Tua o Gesù, mio malgrado

- Voglio essere Tua o Gesù, malgrado tutte le creature.

S. Margherita Alacoque

Dalla predica di introduzione.

 

16 - Festa della Madonna del Carmelo.

Oggi il Padre ha insistito molto, sul dono grande e gratuito della Vocazione, sulla bontà di Gesù e smisurato suo amore nel chiamarci, sul dovere di conoscere sempre più Gesù per ricopiarlo. Mi sono sentita tanto commossa, e ricordando la prima chiamata di Gesù il giorno della mia la Comunione , avrei voluto avere mille vite da consacrare a Lui con grande generosità!... invece, quanto sono stata infedele all'amore! ed ora, che faccio? che voglio fare?

La volontà di Dio il più perfettamente possibile. Non negare nulla a Gesù, mai. Costi quello che costi. - La mia giornata, sia un inno di ringraziamento.

Gesù mi ha chiamata alla totalità. Devo dunque vivere in una abituale unione con Lui, in modo che l'azione sia il frutto della contemplazione, di modo che l'azione non mi distolga da Lui, e la contemplazione mi dia nuovo slancio per l'apostolato.

17 - Oggi un mese partivo per l'Eremo! Il solo ricordo mi commuove grandemente! Che poco corrispondo a tante grazie! Caro, Padre, S. Silvestro, non temere, aiutami, e cercherò di rendermi il meno indegna di Te. Il nemico mi disturbò parecchio. Si presentò alla porta come fosse il Padre, ma fu scornato.

Passai la mattinata con una oppressione indescrivibile tentazioni di disperazione, vedevo tutta la mia vita come un inganno, e sfiduciata di tutto non sentivo che una voce: finirla... ripeteva atti di abbandono alla Volontà di Dio che mi sembravano un Controsenso... La parola del Padre mi ritornò la pace. Quanto è buon Gesù con la povera anima mia. Ubbidienza, umiltà.

Dalle meditazioni e istruzioni di oggi ho fatto queste risoluzioni: Crescere nell'amore alle Regole e studiare ogni mezzo per farle sempre più amare dalle Suore. Buon esempio.

Viverle in pieno per quanto è possibile alla mia miseria. - Meditarne ogni giorno un punto.

- A te cosa ti può contare il mondo intero, se perdi una foglia della tua corona?

Quante ne ho perdute io! sforzo continuo per dare a Gesù tutto tutto. - Chi è che tanto ama? quello che tanto conosce. I santi sono calici di conoscenza, che poi si trasformano in calici di amore. Come devo ringraziare il Signore d'avermi chiamata alla vita Religiosa, lontana da tanti pericoli, circondata da tante cure! Peccare nella casa del Signore! ... Eppure sono così debole, così meschina... la morte, ogni tormento, ma mai il peccato.

Lo scandalo è o un fatto o un detto che dà occasione a un'anima di danno spirituale. Scandali involontari dovuti alla nostra debolezza e fragilità - sono fonte di meriti, umiliandosi, riparando. Scandali avvertiti per la nostra condotta, in opposizione alla Regola, ai Voti, alle virtù, e il danno se si produce nelle anime non sempre si arriva a riparare. Quale responsabilità nel mio posto... attenta anima mia! Vigilanza, unione con Dio. O Gesù non permettere che sia di danno alle anime!

Ieri sera il nemico ha fatto un poco di strepito nel corridoio e sghignazzando ripeteva: se ne andrà il monaco falso, e poi avrai a che fare con me. Lasciamolo gridare, senza il permesso di Gesù non potrà nulla... La meditazione della morte mi ha commosso grandemente. Ho sentito un immenso bisogno di vivere sempre più unita a Gesù, di amarlo intensamente perché la mia morte, non sia che un trasporto di amore allo Sposo Gesù.

20 - Oggi alla meditazione del pomeriggio il nemico, passava sotto la sedia e la fece cadere due volte. Ieri sera sbuffava imprecando contro il Padre e S. Silvestro.

- La Confessione è il Sacramento dove Gesù ha manifestato il più grande amore alle sue creature. Mi sono sentita fortemente commossa, e spinta a riparare per tutti gli oltraggi che Gesù riceve in questo Sacramento e per tutte le mie infedeltà, freddezze, ripugnanze. Gesù vivente nel Confessore! se fossi sempre profondamente animata da questa grande verità, con quale amore e unzione mi accosterei a questo Sacramento.

Prima della Confessione considererò la sconfinata bontà di Gesù nell'istituire questo Sacramento e andrò con una gran fede, un grande amore a ricevere da Gesù il perdono. Parlare con Gesù manifestarGli le mie miserie e ascoltare le sue parole di perdono. Quale conforto!

21 - Oggi il nemico si dà premura per turbarmi. Procuro non fargli caso e avanti anima mia! Questo pomeriggio fu terribile! la telefonata di P. Str. (che il Padre dice essere il nemico) e ora me ne sono convinta, mi ha stravolta l'anima e il fisico. Se avessi parlato subito! Gesù perdono.

Questa sera alla manifestazione, cessarono i tormenti, e la pace riempì l'animo mio.

22 - la Superiora deve essere la sentinella della Regola. Voglio essere sentinella di amore.

23 - Ultimo giorno degli Esercizi. Ho passato una notte e una mattinata intraquilla. O Gesù, Tu sai, che non Ti voglio offendere... Tutto quello che Tu vuoi... per la Tua gloria, per le anime. Ora sono più calma; ma vedo tutto nero... grazie Gesù. Ripeterò le parole di S. Margherita:

Sarò Tua Tuo malgrado, o Gesù Sarò Tua mio malgrado, o Gesù Sarò Tua malgrado tutte le creature o Gesù!

Quali i miei propositi? Come mi sento debole impotente a tutto. Aiutami, Mamma mia Immacolata, mio caro Padre S. Silvestro...

1 ° Essere la sentinella di amore della Santa Regola. Vigilanza delicata in tutto. Osservanza esemplare.

2° Attendere con materna bontà, prudenza, e carità le Suore, soprattutto nello spirito. Gesù farà tutto. Carità in grado eroico.

3° Ubbidienza - ubbidienza, ubbidienza tutto e solo per piacere a Gesù, glorificare Dio, salvare le anime, tante anime, tutte le anime. Sancte Pater Silvester, Ora pro nobis.

A.M.D.G

24 - Chiusura degli Esercizi. La notte esposizione del SS. Sacramento! Che grazia! Nelle ore passate davanti a Gesù, fu lotta e tenebre fitte. Al momento di uscire chiesi perdono a Gesù di non aver saputo consolarlo e stare con Lui amando. Gesù mi rispose: SE TU SAPESSI QUANTO AMORE MI HAI DATO IN QUESTA LOTTA, NE MORIRESTI DI GIOIA - soggiungendo io di lasciarmi sempre così, mi disse: TU MI CONSOLI E VUOI CHE IO RINUNCI A CONSOLARTI. Luce e pace si fece nell'anima mia; avrei desiderato rimanere, ma l'ubbidienza soprattutto...

Mattinata di Paradiso. Il nemico, è vero, tentò di fare la sua parte, prima della S. Comunione, ma Gesù entrò portando una pace profonda. La meditazione del Padre, della Resurrezione e delle apparizioni di Gesù mi diede salutari insegnamenti.

S. Giovanni correva più di S. Pietro perché vergine. I puri sono gli intimi di Gesù e il loro passo è più slanciato perché corrono con Lui. Gesù compariva raramente. - Si fermava brevemente - Parlava sempre del Regno di Dio. Così deve essere la mia condotta coi secolari. Ricordi: Attaccarsi sempre più a Gesù - Cercare Lui solo Osservare con amore la S. Regola - Incominciare ogni mattina - Fedeltà ai propositi.

La processione Eucaristica chiuse questi giorni preziosi! Provai sentimenti di gratitudine vivissimi per la bontà che Gesù ci ha usata, col chiamarci a seguirlo, per i doni e grazie elargiteci, che il cuore non ne poteva più! Avrei voluto che tutte le anime godessero di tanto bene!

Invece udii un lamento passando avanti al quadro del Santo Volto... QUANTE ANIME RIGETTANO I MIEI DONI... Che io non sia mai fra queste anime! Quanti aiuti ho avuto dal Padre in questi giorni! Gesù, pensa Tu a rimunerarlo di tutto!

Ora bisogna incominciare con tutta la volontà, a vivere quello che hai promesso. Sancte Pater Silvester - ora pro nobis.

A.M.D.G.

27 - Dalla Meditazione del Padre sul Vangelo. - Fatevi dei tesori pei Tabernacoli Eterni con la moneta dell'iniquità.

Moneta dell'iniquità è tutto quanto vorrebbe spingerci al male: suggestioni, tentazioni dirette di satana, natura, carattere, passioni, creature ect.

Quanta luce e conforto ebbe l'anima mia! Questa moneta è sempre a mia disposizione; voglio farne tesoro per le anime.

 

Agosto

22 - Da quasi un mese non scrivo. Perché?

Perché, non so ubbidire e ho ceduto alla pigrizia e alla contrarietà. Quanta lotta in questo tempo! Mi pare si avveri quanto mi disse S. Silvestro: Il nemico farà dei tutto per allontanarti... Gesù non lo permettere! Oggi è tristezza e desolazione... tutto per le anime!

Maria aiuta la mia debolezza! Mi sento tanto sola, ma coraggio, anima mia.

Abbandono completo alla SS. Volontà di DIO.

24 - Venne il Padre... e mi tornò la pace e la forza di lottare... Non devo nei dubbi, nelle incertezze, nelle tenebre, voler far luce a me stessa, ma con umile ricorso chiederla a Gesù. Tacere, soffrire, stare calma; se la luce non verrà, attendere con pazienza che certamente mi sarà data da chi tiene il luogo di Gesù.

Come sono stata ingrata, come vile, nel cedere! ... Perdono Gesù! riparerò con intenso amore, con ubbidienza generosa, cieca, pronta. Sancte Pater Silvester, ora pro nobis.

25 - Nuovo assalto del nemico... ho vinto ubbidendo, meglio Gesù ha vinto in me.

Che gioia, mi procurò subito. Apro il giornale del 23 per fare un pacco e trovo la lettera del Padre... fare tesoro di ogni parola.

Dal libro «Cristo ideale del Monaco» Ex fide che cosa significa precisamente? che la fede deve essere la radice di ogni nostro atto, di tutta la nostra vita.

Cum fide hanno la fede, e innegabilmente la praticano, ma se ne ricordano efficacemente soltanto in certe occasioni ad es.: Messa, Ufficio... e finiti questi entrano in una atmosfera tutta naturale... Voglio ex fide vivere.

30 - Incominciai la Novena della Nascita di Maria, mia tenera Madre - Azioni e non parole - Mantenermi calma e fedele in tutto, nonostante tutta l'oscurità e rovesciamento interno la luce della ubbidienza mi basti, non cercarne altre, anima mia - questa è vera luce, benché in apparenza oscura...

Chiederò alla Madonna la grazia di portare amorosamente la croce della volontà di Dio. Mi conforta il pensiero che il nemico non ha altro potere che quello che gli dà il Signore, sopra di me, e il Signore non permette sia combattuta che nella misura corrispondente alla mia debolezza, e alla grazia e forza che viene da Lui.

 

Settembre

1 - Dal libro: Cristo ideale del Monaco - Et de Dei misericordia numquam disperare.

Non lasciamoci dunque abbattere dalle colpe né scoraggiare dalle tentazioni... fossimo pure cadute in gravi colpe, lo Spirito Santo ci spingerebbe certamente a far penitenza, a immolarci, ad espiare, ma ci esorterebbe anche a sperare a confidare in Dio, così misericordioso... a diffidare, a scoraggiarci, a diffidare, mai...

2 - Maria!... non ne posso più! Alleluia Alleluia! Un pensiero mi dice che... non ho coraggio di scriverlo... Gesù, aiuta la mia debolezza! Come mi sento sola... ma no, credo Gesù che mi ami, credo nonostante tutto... dà luce agli agonizzanti, alle anime fortemente tentate... ma che non Ti offenda...

7 - Santo Ritiro - Siamo le ricercatrici di Dio - Nell'esterno tutto lo dimostra: distacco dai parenti, abito, vita... ma internamente, posso dire di essere sempre una vera: ricercatrice di Dio? - quanta confusione! quanto tempo perduto! che farò per l'avvenire? Lavorare incessantemente a questo scopo nell'umiltà, ubbidienza; rinunzia a tutto quanto può spiacere a Lui, accettazione generosa di ogni Suo Volere... fortificarmi con la preghiera e l'unione amorosa e continua a Gesù... disprezzare il nemico... non cercare la luce in me, ma chiederla umilmente e attenderla con pace...

Dall'istruzione del Padre: affinché attraverso la virtù dell'ubbidienza torni a Colui dal Quale ti sei allontanato per i peccati della disubbidienza: - Ascolta o figliuolo i precetti del Maestro e inchina l'orecchio del tuo cuore alla voce del Padre pietoso -. L'ubbidienza del discepolo deve essere tale che alla voce del Maestro, liberate le mani da qualsiasi cosa, che stava facendo, col pronto piede dell'anima, fa sì che il precetto del Maestro e l'opera eseguita dal discepolo nel medesimo istante si presentino al trono di Dio.

Meditazione del pomeriggio - Cercare il Regno di Dio nel mio cuore tutto il resto mi verrà di soprappiù. Una cosa sola mi deve preoccupare, togliere tutto quanto può dispiacere a Lui... non voler indagare se avanzo o no, se e in quel grado ho acquistato questa o quella virtù... ma cercare sempre a qualunque costo di contentare Gesù. Abbandono, fiducia, docilità. Dare dare senza contare.

Cercare il Regno di Dio nell'apostolato. Lavorare indefessamente per le anime, specie per quelle che... non desiderare la gratitudine, né voler vedere il frutto... tutto per glorificare Dio, per puro amore; silenzio e nascendimento. Dare anime a Gesù! tante anime, tutte le anime!

8 - Maria! Chiusura del S. Ritiro. Ho rinnovato la mia offerta incondizionata a Gesù, con grande slancio del cuore... alla Comunione Gesù mi lasciò riposare sul suo Cuore e... la mia debolezza e miseria è si grande che guai se Gesù non mi sostenesse... sii generosa, anima mia nella desolazione, nella lotta... Ieri sera dopo aver chiesto, come al solito la benedizione a S. Silvestro Gli dissi: sei contento che ho detto l'Ufficio col Padre? - venne a me vicino e con una dolcezza infinita rispose: Sono tanto contento - poi mi benedisse, mi strinse il capo fra le mani e: prepariamoci, c'è tanto da lottare, mi disse.

Rimasi serena, con una pace profonda. Non sarò sola a lottare, nevvero Gesù? Ci sarai Tu, la mia Mamma Immacolata, il mio caro Padre S. Silvestro!... Niente paura.

A.M.D.G.

9 - Ho telefonato al Padre più volte per tranquillità, ma al telefono burla e risa... e non riuscii a parlare.

10 - Riprovai questa mattina, ma uguale. Alla sera parecchie volte trillò il telefono, ma rumori assordanti non mi facevano capire nulla. Pensai fosse la solita storia.

11 - Al mattino, telefonò il Padre. Suor Cesarina poté parlare. Io provai più volte, ma nulla. Ebbi un interno disgusto, che però soffocai e offrii al Signore.

Festa della Vergine Addolorata 15/9/41

Mi trovo in una sofferenza, che non so spiegare, ma sono calma; quanto è stato buono Gesù questa mattina, facendomi trovare il Padre e poter così ricevere la S. Comunione ! Che sarebbe stato della povera anima mia, nello stato di lotta e di agitazione in cui si trovava? Ieri sera dopo le ultime preghiere andai in camera per poi ridiscendere per la recita dell'Ufficio. Il nemico si pose alla mia porta, quasi come una brace di fuoco, incutendomi grande spavento e mi disse: per passare devi lasciare il breviario e mi andava minacciando in tanti modi e imprecando contro il Padre e S. Silvestro. Lottai fino alla una di notte, poi stanca, mi buttai sul letto. Mi si presentò il demonio in forma di S. Silvestro (io però lo credetti S. Silvestro) ora dico così, perché il Padre mi scoprì l'inganno. Mi disse di lasciare la recita dell'Ufficio perché aveva ricevuto da Lui favori e non vi aveva corrisposto, ormai era finita per me... e tante cose simili. Da quel momento a quando potei parlare al Padre, furono ore angosciose ed eterne... non potevo calmarmi e pensieri di disperazione mi torturavano... Dopo tanta lotta, perché il demonio mi chiudeva la bocca e aiutata dalla grande carità dei Padre, entrò in me la calma, e ricevetti Gesù, come un lebbroso, gridando a Lui che mi sanasse da tanta miseria, debolezza e chiedendo - forza e generosità per vivere sempre nel Suo Divino Volere. Costi quello che costi, Gesù VOGLIO quello che Tu vuoi! Anime Anime!

19 - Oggi tre mesi ero all'Eremo!... ogni volta che ricordo le brevi ore passate lassù mi sento commuovere! Quante grazie, mio Dio! Ma come ho corrisposto? Perdono Gesù mio!... Ieri sera è venuto il Padre, e mi ha ridata la calma. Ho passato tre giorni amari, d'una amarezza terribile, la notte una continua lotta con il demonio, che m'incuteva terrore; martedì mattina la telefonata, che io credevo del Padre (invece era il nemico) - già so tutto, lasci la Comunione , perché non vorrei esporla a un sacrilegio: passerò io - credetti di perdere la ragione, tanto ero agitata e spinta in certi momenti alla disperazione. Il Padre non veniva, io temendo di disturbare non avevo il coraggio di andare e così passai due giorni senza Comunione. Questa notte sono stata molto calma. Il nemico si presentò burlandomi, perché credo alle parole del Padre, lo disprezzai e mi lasciò imprecando al Padre. Ho ricevuto Gesù finalmente e con Gesù nuova forza! Non sento l'amore, ma so per fede che Gesù mi ama e che io lo voglio amare, se fosse possibile, come non è mai stato amato. Lo amerò nell'accettazione amorosa del suo Divin Volere nella lotta, nella sofferenza, nell'ubbidienza! La luce, l'amore sensibile, la gioia alle anime, alle anime! Coraggio!

Ho recitato Mattutino e Lodi, col Padre; come sono grata al Signore di queste delicatezze! Ci godo tanto, Gesù sa il perché, e mi consola.

25 - Non ne posso più! Gesù aiuta la mia debolezza. Il nemico mi tormenta e vorrebbe strapparmi dalla Comunione. Obbedisco ma... Mi sento così sola... anche il mio caro Padre S. Silvestro è muto... Che non Ti offenda o Gesù e poi tutto tutto! Vivere di ubbidienza.

 

Ottobre

4 - Sono tornata da Milano, ove sono stata parecchi giorni per la Professione e Vestizione delle mie Suore. Il nostro Padre ci tenne il Ritiro con parola chiara e profonda, persuasiva, spingendo le anime a corrispondere alla santità della vocazione religiosa, nell'osservanza amorosa della S. Regola. Il 3 si effettuò dallo stesso nostro Padre la cerimonia, che per la prima volta si svolse all'Offertorio della S. Messa, con tanta unzione, lasciando in tutti gli animi una profonda impressione e un grande attaccamento alla Vocazione Religiosa. Dire, cosa passò nell'animo mio in quelle ore non è possibile... Come volarono i giorni; quanta gratitudine a Gesù d'averci concesso tanto bene spirituale in quei brevi giorni, ma che non si cancelleranno dai nostri cuori e aiutate dalla grazia fruttificheranno.

7 - Notte terribile... ma il mio caro Padre S. Silvestro, in un momento in cui non potendo più scoppiai in pianto, ebbe pietà della sua povera figlia, mi si avvicinò, animandomi, e stette a recitare l'Ufficio con me con una dolcezza infinita. Mi dava tutte le indicazioni, mi cercava i segni ed io mi sentivo come in Paradiso. Terminato, mi benedisse e mi ordinò di andare a letto e dormire per ubbidienza.

12 - La notte dei 9 e 10 credetti di perdere la ragione, e non ho il coraggio di scrivere quanto mi fece passare il demonio... Sono andata dal Padre ieri mattina e mi diede la calma, feci la S. Comunione dopo due giorni eterni di digiuno! Se avessi ubbidito!... eppure in certi momenti mi è impossibile. Ma no, l'ubbidienza non è impossibile, sono io infedele. Perdono mio Dio!

La carità delicata del Padre, mi ha procurato di passare questa notte tranquilla. Come è buono Gesù coi miserabili! La presenza del Padre non piace a quel brutto ceffo e vorrebbe impedirla...

13 - Gesù non ne posso più, ma no, io non posso ma Tu puoi. Dammi forza e coraggio. Mi abbandono a Te... Ubbidienza ubbidienza.

14 - Ho procurato di stare calma e serena, nonostante l'angoscia interna nell'ubbidienza. Solo in essa trovo la pace e la forza di camminare; Gesù, non permettere che mi diparta mai, proprio mai, altrimenti mi perdo... Verso sera il ricordo di quella brutta notte mi si presenta come uno spauracchio e mi agita tutta, ma poi con la presenza del Padre ritorno calma. O Gesù quanto sei buono! specialmente coi cattivi come me.

15 - Santa Teresa. Questa notte come pure le scorsi notti, quando mi ritiro in camera, mi si presenta il nemico per minacciarmi, ma con la parola dell'ubbidienza - via maledetto - se ne va, imprecando al Padre, a Gesù, a S. Silvestro, e poi sto tranquilla. Il nemico di me non ha paura, ma del Padre sì. La meditazione fattaci dal Padre, stamane, diede nuova luce alle anime nostre sulla sublimità e grandezza della nostra Vocazione - Vocazione di amore, ma di amore pratico che si riduce in un sol termine: dare dare continuamente, dare generosamente, dare tutto. Non vi è nulla di più colossale che la rinuncia costante a tutto per piacere a Lui, nell'osservanza della S. Regola e nell'ubbidienza. la mia vocazione mi tiene nella assoluta necessità di dare. Chi ama dona. Dono io? Come dono? Quanta miseria, quanta infedeltà nell'amore. Lascia Gesù che mi nasconda nel Tuo Cuore, e brucia tutto quanto non piace a Te... Non badare se grido, se soffro, solo sostieni la mia debolezza. Da oggi vita nuova - Amare dando: dare amando.

16 - Nell'entrare al Vicariato ho trovato il Padre che usciva, e mi disse: Questa sera non vengo; mi parve strano il modo piuttosto duro che usò, ma non ci stetti sopra. Offersi al Signore... Alla sera chiamata al telefono, essendo già parecchio agitata, perché trovai molte immagini strappate, e medaglie a terra, non riuscii a comprendere, mi sentivo come impedirmi la parola.

Più tardi giunse il Padre, e seppi che non fu al Vicariato, e il solito inganno diabolico. L'agitazione cessò, nonostante la pena intima, angosciosa che da quella brutta notte, non mi lascia... A me la pena, a Gesù le anime, tante tante anime! Qualche volta, mi pare impossibile poter salvare le anime in questo stato miserando, in questa impotenza a tutto... mi fido dell'ubbidienza e avanti! ... credo che ubbidendo, sono nella verità, quantunque mi sembri tante volte il rovescio.

17 - Stamane quando il Padre si comunicò, io feci la Comunione spirituale, e sentii Gesù nel mio cuore, come se realmente l'avessi ricevuto. Quando alla Messa di Comunità mi accostai a riceverlo il mio cuore meschino si perdette nell'amore. Ecco come paga Gesù tante mie infedeltà, ribellioni... dammi la Croce , le spine, i flagelli, per assomigliarti... dammi l'amore, un amore forte, generoso, che non dice mai basta... - Volo tecum.

23 - La notte fu penosa assai... Il nemico mi gettò in grande spavento, ma Gesù non permise venisse schiacciata... ecco il mio caro Padre S. Silvestro si avvicina e mi dice: se non c'è il Padre ci sono io; rincominciamo il Mattutino. Recitai assieme Mattutino e Lodi, poi mi benedisse. Gli baciai la mano, e sta in pace, disse, e disparve.

La pace aveva inondato veramente l'animo mio... ma oggi tutto mi pare illusione, inganno... Alleluia! Il mio amore a S. Silvestro aumenta ogni giorno, vorrei farlo conoscere, amare, perché tutti abbiano quell'aiuto che dà alla povera anima mia.

24 - Angoscia, desolazione, tristezza. Coraggio anima mia... Accompagna Gesù, nello straziante abbandono del Padre! ...

25 - Oggi malissimo... la volontà è debole, l'oscurità profonda; il nemico fa di tutto perché lasci la Comunione. Voglio obbedire, a qualunque costo. Mi dice anche che la lettera del Padre, che si smarrì, mi diceva certamente di lasciare la Comunione... di confessarmi... non voglio credere. Se così fosse Gesù non mi darà colpa, perché io ho avuto ordini tassativi diversi.

26 - Festa di Cristo Re - Accetta Gesù l'agonia dei mio animo. Questa mattina per rivolgere una parola d'occasione alla Comunità, ho dovuto farmi una grande violenza... sentivo tutto l'opposto di quanto dicevo, e mentre parlavo di gioia, mi sentivo morire di pena... Ho fatto la S. Comunione , ma non ne posso più. Vorrei tornasse presto il Padre per togliermi quest'incubo. Alleluia!

29 - Non, ne posso più; ma Gesù può tutto. Perdono. Ho passato una notte spaventosa, e al mattino agitata in tutti i sensi, non osai accostarmi alla S. Comunione.

Ma il mio Padre S. Silvestro vegliava, e rientrando in camera, trovo vicino al suo quadretto, la lettera del Padre, che si era smarrita, e in essa era un continuo comando di andare alla Comunione. Fortunatamente non aveva rotto il digiuno e dovevo uscire per affari. Mi portai al Gesù, ma ogni volta usciva il Sacerdote per dare la S. Comunione io non riuscivo a muovermi. Uscii di Chiesa e andai pei miei assunti. Ad un tratto sento internamente come un comando: scendi dal tram, va alla Chiesa dei Padri a fare la Comunione ; discesi senz'altro e vi andai; ma essendo ora tarda 12 e 40 il dover entrare, e chiedere un Padre per la Comunione mi costava assai, tuttavia non ebbi il coraggio di fare diversamente. Il Padre venne subito e quando Gesù fu nel mio cuore, mi parlò con tenerezza degli interessi dei Suo Cuore, della pena che L'affligge per tante anime che non gli permettono di prodigarsi; e poi mi disse: SAI PERCHÉ QUESTA MATTINA GODO STARE CON TE? PER LA TUA UBBIDIENZA. LE ANIME MI SONO PIÙ CARE PER l'UBBIDIENZA CHE PEI SACRIFICI.

Mi mostrò una perla di uno splendore straordinario e aggiunse: LE TUE COMUNIONI FATTE IN QUESTI GIORNI PER UBBIDIENZA, HANNO AGGIUNTO QUESTA PERLA ALLA TUA CORONA, E HANNO AVVICINATO AL MIO CUORE ANIME CHE DA TANTO ASPETTAVO.

Poi mi lasciò gustare la Sua pace. Come sento il mio nulla, la mia miseria, la mia impotenza, vedendo la bontà sconfinata di Gesù per la povera anima mia! eppure sono tanto ingrata. Il nemico mi tenta, e io perdo subito la confidenza, e temo di essere una povera pazza, che si inganna e inganna. Si avvicina la notte e tremo... perché? il pensiero di trovarmi ancora... non voglio neppur dirlo.

- Ubbidienza assoluta, in tutto - per ubbidire basta volere, con la grazia dei Signore.

30 - Anche stamane non riuscii andare all'Altare, allora andai subito alla Chiesa dei Padri, ritornai calma appena entrata e feci la S. Comu nione, insieme ai monaci. Mi sentii spiritualmente unita a loro, e mentre il Padre dava la Comunione ai monaci S. Silvestro assisteva, e poggiò la mano con grande affetto sul capo di due. Che sarà il Paradiso! - Ubbidienza.

31 - Ieri sera venne il Padre!... o Gesù pensa Tu a rimunerare... rimasi commossa, confusa... Santo Padre Silvestro, concedi al Padre tutte le grazie di cui abbisogna... io non posso nulla ... quanta pace portò all anima, e come fu tranquilla la notte ... al mattino S. Messa, che gioia, che pace... Oggi offrirò tutto secondo le sue intenzioni, che Gesù mi dia una giornata preziosa... È un bisogno cosi prepotente del mio cuore la gratitudine, che veramente soffre il non poter dare... darà Gesù e darà da Gesù, che conforto!

 

Novembre

1 - Festa di tutti i Santi - Questa notte il nemico si presentò in camera, in modo spaventoso, e però rimase come relegato in un angolo. Ebbi un momento che mi parve di star cadendo nell'inferno, e rimasi con l'impressione di essere dannata. Mentre, cercavo sollevarmi al Paradiso per godere coi Santi, mi sentivo cacciare come in un abisso. Il Padre mi rese la pace, e quantunque mi rimane un'intima sofferenza, mi sento forte e risoluta di dare tutto a Gesù. La Medita zione del Padre, sul Vangelo: Il Sermone della Montagna - Beati quelli che soffrono - mi diede nuova luce sul tema del patire, e grande desiderio di soffrire, ma non come ho fatto fino al presente, nelle vallate... ma sul monte... coraggio anima mia, e quando la tua miseria ti strascina al basso, uno sforzo supremo, e su su... Proposito: Soffrire sul monte, nell'ubbidienza, e nell'unione a Gesù nella S. Comunione.

Come è stato ubbidiente Gesù! appena dissi che il Padre non mi ha permesso di chiedere di tenere per tutta la vita il forte dolore al cranio, che ebbi da questa notte, me lo tolse, Gli offrii il desiderio e l'ubbidienza e Gesù mi disse: MI SEI PIÙ CARA QUANDO UBBIDISCI CHE QUANDO SOFFRI. Comprendo sempre più che Gesù mi vuole nella perfezione dell'ubbidienza, e ho promesso di ubbidire sempre e non mai agire senza la benedizione dell'ubbidienza. Volontà mia sotto i piedi, quella di Dio nel cuore, nella mente, nelle opere. Sia il respiro della mia vita.

10 - L'ubbidienza vuole che scriva quanto mi passò in questi giorni.

Sento pena dover ricordare... ma che importa, quando Gesù lo vuole, basta.

Il giorno 3 ricevetti una lettera di mia nipote Luigina, nella quale mi diceva, che Don Riccardo fu colto da paralisi. Non aveva avvisato sperando si svolgesse in bene, ma si aggravò e vuole parlarmi prima di morire. Fu un colpo pel mio cuore che offrii a Gesù. Chiesi consiglio al Padre, che mi disse di partire, e decisi pel mattino seguente. La notte fu una delle più angosciose. Il nemico mi tormentò in mille modi, mi tentò di suicidio, e non so come passò, mi trovai nel bagno pieno di acqua, presa da tale sgomento da sentirmi venir meno. Mio Dio, non posso ricordare quella brutta notte, senza impressionarmi. Al mattino nell'andare alla Stazione prestissimo, passai a S. Stefano per la S. Comunione , e mi confessai prendendo nuova forza nel l'ubbidienza, perché proprio l'animo mio era sotto un'angoscia spaventosa... Alla sera era giunto anche un telegramma dicendo: Continua grave - Luigina. Avrei voluto che il treno volasse, e nello stesso tempo mi pareva di andare in un precipizio. A Milano, nessuno alla stazione, non avevano ricevuto a tempo il mio telegramma. Giungo in casa, e domando con ansia dei mio Don Riccardo. La Superiora non sa nulla, fa le meraviglie. Telefona ella stessa in casa, e Don Riccardo parla al telefono, sta benissimo. e mai si sentì male.

Come rimasi, Gesù solo lo sa... nessuno dei miei hanno scritto... chi fu l'autore? avrei voluto riprendere subito il treno per Roma... ma dopo un viaggio, ho deciso fermarmi un paio di giorni con le mie care Suore.

La notte dal 4 al 5 fu terribile, il nemico mi agitò tanto che credetti perdere la ragione. Gesù era muto, S. Silvestro pure, il Padre lontano l'unica mia forza, l'ubbidienza... ma di fede nuda senza uno spiraglio di luce, ubbidienza che il nemico mi ostacolava, con dubbio e perplessità. La notte dal 6 al 7 fu peggiore. Il nemico mi batté tanto, che credevo mi finisse, mi gettò a terra e mi fece tanto male a una gamba. In camera gettò le medaglie del S. Volto, stracciò e bruciò le immagini, e fece tanto chiasso, che svegliò, le Suore. La Superiora venne a battere la porta perché aprissi; finalmente il mio caro Padre S. Silvestro mi strappò dal nemico, e si fece un po' di tranquillità. Quando compresi che la Comunità si era ritirata, non potevo reggere in piedi, e a stento, misi un poco di ordine, e andai a letto. Al mattino, non potei levarmi, perché la gamba non reggeva e il corpo tutto pesto era come paralizzato. Dovevo partire, e neppure potei comunicare!... La sofferenza interna fu così acuta, che dovevo fare continui atti di abbandono per reagire. Vedevo nell'accaduto l'arte diabolica, perché non tornassi a Roma dal Padre; mi vedevo tanto sfinita in tutti i sensi, che mi sentivo in pericolo di cedere...

Gesù però mi mostrò ancora una volta, come non abbandona. La Superiora pensò di telefonare a Roma alle Suore, che non potevo partire: permettendo il Signore, si trovava in casa il nostro Padre, e la Superiora volle parlarLe al telefono, e disse il motivo della mia permanenza a Milano. Venne a me piena di gioia, per aver potuto parlare al Padre, e io vidi in questo la squisita bontà di Gesù per me. Mi portò la benedizione del Padre, e l'ordine di partire all'indomani. Apparentemente sembrava impossibile, ma ricorsi subito a S. Silvestro, per avere la grazia di ubbidire, e sentii in cuore la risposta affermativa. Infatti il giorno seguente giunsi a Roma, e la sera, quando venne il Padre, il mio cuore traboccò di gratitudine al buon Dio, e ritornò la pace, nonostante l'interna pena che mi invadeva. Anima mia, ubbidisci e Gesù sarà sempre vittorioso in te.

In queste notti, qualche tentativo per spaventarmi, ma poi rimanevo immobile in un angolo della camera; una volta mentre pregavo accanto al letto, mi si presentò in forma di S. Silvestro, incitandomi a lasciare, per riposare ed altro. Turbatami, ricorsi a Gesù e scomparve (da ciò compresi che era il nemico).

Una mattina trovai in camera dei pezzettini di carta bruciata, e il pavimento bruciato, ma non potei capire di che si trattava. Ieri nel pomeriggio nello scopare, sotto il cassettone trovo una lettera del Padre, bruciata a metà. Ne ebbi dispiacere, perché era tanto tassativa su l'ubbidienza alla S. Comunione, che nei momenti di forte tentazione, mi faceva tanto tanto bisogno.

12 - Oggi celebrò il nostro Padre, e per tutta la Comunità , è giornata di festa spirituale. Abbiamo offerto tutto per lui, e in ringraziamento a Dio d'avercelo dato, a Padre, e della sua elezione abbaziale, essendo il giorno anniversario. S. Silvestro conceda tutte le grazie di cui abbisogna. Ci fece una breve ma profonda Meditazione sopra le parole: Se un'anima non rinuncia a tutto quanto possiede, non può essere mio discepolo. Esternamente abbiamo rinunciato... ma internamente quanto possediamo; Il proprio io, la propria volontà. Nostro Signore rinunciò a tutto, bellezza, felicità, Paradiso, fino al momento della sua morte in croce... lo ho rinunciato a tutto? Vivo sempre in uno stato di rinuncia? No. Vivrò con la grazia di Dio da questo momento.

- Sua perfetta discepola, sempre serena, generosa. Mi è così difficile la serenità in certi momenti!

Tutte le sofferenze sono un nulla, per la salvezza anche di una sola anima.

13 - Festa di S. Stanislao, - la notte fu penosissima, il nemico mi batté tanto forte, poi mi fece ruzzolare per le scale. Oggi angustia, tristezza opprimente, vuoto, abbandono, agitazione. Anche la vista a S. Stanislao non mi portò sollievo. Che non offenda Gesù e poi, tutto!

14 - Ieri sera il Padre, mi ha dato la pace. Grazie, Gesù. Quanto sei buono con me, tanto cattiva! Questa notte, il nemico tentò uno sforzo, ma quantunque mi sembrava di soffocare gridai: San Silvestro, il Padre vuole che questa notte riposi e il nemico non poté più nulla. Che potenza ha l'ubbidienza! Ricordalo sempre, anima mia.

16 - Dalla Meditazione del Padre. Gesù disse: - Vado a prepararvi un regno. Il Regno di Gesù, è regno reale, di gioia, di riposo, di felicità completa, è regno eterno. I regni di questa terra, sono regni di sventura, di malattie, di carceri... Ma in terra ci sono pure i Regni di Gesù. La Chiesa che è la via del Cielo, perché possiede i mezzi che conducono a quello. C'è anche un altro regno, il regno interno dell'anima: La grazia, con diversi gradi, e il grado di predilezione è la VOCA ZIONE che ci unisce anche quaggiù al Regno Divino. La vocazione è simile al seme di senapa, il più piccolo, ma piantato, concimato, difeso, diviene pianticella, albero, ricovero agli uccelli e ombra agli animali. La Vocazione è un regno, il più bello, il più grande; il seme, dato da Dio, è disprezzato dalla maggior parte degli uomini. Questo seme fecondato dalla grazia diventa pianta... Simone da pescatore divenne grande. Chi può misurare la grandezza di Pietro? Un fraticello comune, S. Felice di Cantalice, semplice pastorello... e sotto la sua ombra le genti si rifugiano per avere luce, conforto; perdono... Così S. Teresa dei B. G., e così e pure per tutte le anime chiamate. I Santi sono candele accese. Il Signore ne fa vedere qualcuna, a esempio e conforto nostro, ma così è anche di quelle nascoste agli sguardi umani. Questo seme va difeso e custodito. Quando il sole minaccia, difendiamolo con l'acqua della preghiera, con la santa difesa dell'unione con Dio, con la tavola dell'osservanza regolare. Spesso formiche, insetti rapaci, silenziosamente insidiano. È satana. Deviamo, disprezziamo. Invochiamo il Signore... portiamo la croce.

Satana si serve di tutto, orgoglio, stanchezza, luce falsa... lavoro io perché questo seme cresca? lo difendo? Che farò?

Avrò cura di non negare nulla a Gesù, costi quello che costi. Devo diventare una grande pianta, per dare a Gesù tante anime, pianta nascosta a ogni sguardo umano, e vista solo dal Signore.

17 - Oggi incomincia la novena dei mio caro Padre S. Silvestro. Questa notte il nemico mi minacciò in tanti modi, e mi disse che proprio in questa novena dovrò cadere in sue mani. Ieri sera, non mi lasciava parlare al telefono col Padre... oggi desolazione completa. Dove vado? non so... so per fede che Gesù mi ama... lo credo... ma sento tutto il rovescio. S. Silvestro, stammi vicino. Sono tua figlia, non mi hai scelta Tu stesso? perché mi lasci così? Che non offenda Gesù e poi, fa di me quanto vuoi. Ho paura oggi, tanta paura. L'ubbidienza non mi ha concesso quanto avrei desiderato in questi giorni... Benedetta la S. Volontà di Dio! Ma mi costa, mi costa assai, e il nemico mi tenta su questo. Sento bisogno di libertà, di disporre di quanto mi riguarda, di indipendenza... Non voglio questo, ma lo subisco, e temo di peccare...

Agere contra.

19 - Dire quanto ho sofferto non è possibile la notte dal 17 al 18 fu penosissima. Fui trascinata per il corridoio, e poi buttata in terrazzo. Ma ben poco è la sofferenza fisica; l'anima torturata e spinta alla disperazione. Il nemico mi incitava a giurare a non amare più S. Silvestro, a non dipendere più dal Padre. Mi pareva di odiare ed essere odiata... al mattino agitata in modo terribile, volevo andare dal Padre, ma mi disse (io credevo il Padre ed era il nemico), che doveva uscire presto, e potevo lasciare la S. Comunione.

Quando il Cappellano fu uscito, mi venne il presentimento essere una falsa telefonata... Telefonai più volte al Padre, ma nessuna comunicazione. Finalmente potei parlare... Che mattinata orribile! mio Dio, è possibile vivere in questo stato? Finalmente venne il Padre, o meglio venne Gesù nel Padre, perché solo Gesù, può cambiare in un istante lo stato dell'animo... e con la pace, mi diede anche la S. Comunione ! Avevo tanto bisogno di sanare, di fortificarmi, perché veramente ero sfinita in tutti i sensi. Oh! il pregio dell'ubbidienza! quanta potenza! Grazie Gesù di tutto. Voglio ubbidire, sempre ubbidire. Perdona le mie ribellioni.

Il nemico mi rovesciò tutto l'altarino preparato per S. Silvestro. Come le fastidia si onori questo santo! Caro, mio Padre, S. Silvestro, come ti voglio bene. Anche Tu me ne vuoi tanto non è vero? Facciamo a gara a volerci bene.

Ieri sera venne il Padre. Gesù ha voluto sollevarmi dalle soffenze di questi giorni. Come è delicato Gesù! Voglio esserlo anch'io con Lui. Questa notte il nemico burlò l'ubbidienza, imprecò il S. Volto, il Padre S. Silvestro, ma a me non fece nulla. Io ero tranquilla perché c'era il Padre in casa e mi addormentai. Grazie. Nella S. Comunione Gesù mi ha chiesto se voglio soffrire. Gli risposi di si, ma sempre s'intende in rapporto all'ubbidienza.

Ubbidienza, soffrire sul monte, mantenere la calma, nella burrasca.

20 - Nel pomeriggio di ieri, messami in preghiera in camera, fui di improvviso sommersa in un abisso di pene, in una sofferenza così profonda che non saprei come spiegare. Mi sentivo sotto il peso di tutti i peccati degli uomini, oppressa anche fisicamente. Quando mi riebbi da questo tormento erano passate circa tre ore. Non riuscivo rifarmi, e dovetti farmi gran violenza per sbrigare le mie cose.

21 - È la festa della mia cara Mamma del Paradiso. Desolazione, tristezza. Che importa... Alleluia, Alleluia! Questa notte il brutto arnese fece fracasso, e svegliò la Comunità , spaventando. Questo me ne dispiace. Gesù non permettere pubblicità.

Sia fatta la SS. Volontà di Dio!

22 - Desolazione, vuoto, impotenza, paura. Sia pur sempre benedetta la SS. Volontà di Dio! Quel che importa è la salvezza delle anime. Come tocco con mano la bontà di Gesù con me, tanto indegna! Ho incominciato la novena di S. Silvestro, in una lotta terribile, sentivo quasi la certezza di non poter continuare... Ma la presenza del Padre, l'ubbidienza, hanno incatenato il nemico. Abbaia sì, urla, ma di rabbia, perché non può tormentarmi a suo piacere. Quali insegnamenti per me!

Prima la morte che disubbidire. Confidenza illimitata, abbandono assoluto: sperare sempre, ma specialmente quando tutto mi porta alla disperazione.

23 - Ultima Domenica dell'anno liturgico.

Ritiro in unione a S. Silvestro che in questa sua novena si è nascosto all'anima mia. Ma non temo. Penso che sta ad osservarmi per vedere se gli sono fedele. Sento con tanta certezza di essere sua, che solo l'ubbidienza potrebbe distogliermi... S. Silvestro non lo permette. Questa mattina, mentre il Padre parlava prima della S. Comunione, fui fortemente turbata da una voce che mi ripeteva: altro che riparare il bacio di Guida, le tue comunioni sono tanti ripetuti baci sacrileghi, vattene via. Devo ubbidire andava ripetendo, e la voce: preferisci per ubbidire fare sacrilegio? Chi ubbidisce non può commettere sacrilegi; ma nello stesso tempo mi sembrava di commetterlo. Quando Gesù venne tutto si calmò.

Tutto passa... cos'è che non passa? L'anima tua... Come la tratti! pensaci. L'anima deve essere sentinella di se stessa - È difficile capire se si è in grazia, ma è molto facile riconoscere se si è guidati dai «falsi maestri» o dall'unico vero Maestro: il Vangelo che per noi è la S. Regola. Se siamo guidati dall'unico Maestro, possiamo stare tranquilli, siamo nella via retta. Se al contrario seguiamo i falsi maestri: l'orgoglio, l'amor proprio, il proprio giudizio, le insinuazioni dei nemico... ci sarà la rovina completa.

Ho desiderato tanto di avere Gesù esposto, e poi ho passato l'ora nella desolazione e nella lotta. Benone. Che importa, è fare la Volontà di Dio, e guadagnare le anime. Non sento l'amore, ma lo voglio. Gesù, Tu lo senti?

27 - La notte dal 25 al 26, presi spavento. Sento come toccarmi a una spalla. Mi sveglio e vedo fiamme e fumo. Balzo dal letto, strappo la coperta che si bruciava, la getto nel bagno per spegnerla. Riflettendo poi, fui presa da un senso di paura e il nemico mi suggeriva di prendere un modo di vivere diverso, allontanarmi dalla direzione del Padre, dall'amare S. Silvestro, per dar fine a tanta lotta, e vivere in pace. Invocai il mio caro Santo, che venne subito a me, e con dolcezza infinita mi disse: Perché mi sei stata fedele vieni, riposati qui, e mi strinse al cuore. Che passò? non si può dire. Era il Paradiso. LE ANIME COSTANO SANGUE, disse, MA NON TEMERE, IO NON TI ABBANDONERÒ. AVRAI QUALCHE TREGUA, MA CI SARÀ ANCORA MOLTO DA LOTTARE E SOFFRIRE -.

Com'era dolce sentire parlare di sofferenza fra le braccia di S. Silvestro! mi disse poi, che tutta l'ottava della sua festa, doveva farla per la Congregazione. Io domandai: Per la mia Congregazione o per la Tua ? e mi rispose: Per la mia che è anche la tua. Che gioia! In queste parole la conferma di quanto passò il 17 sera del mese di giugno, nella Chiesa dell'Eremo.

Il ricordo di ieri, festa dei mio caro Padre S. Silvestro, mi riempì di commozione. Mi sono sentita come schiacciata, sotto il peso di tante grazie! Al mattino prestissimo sono andata con le Suore alla Chiesa dei Padri, e ho recitato Lodi e Prima coi Monaci, in una pace di Paradiso. Alla Messa delle 7, ci siamo accostate a ricevere Gesù. Quando fu nel mio cuore, fui come rapita, e vidi la gloria di San Silvestro! Quando mi riebbi non potevo capacitarmi d'essere ancora sulla terra... anche il fisico risentì, e il cuore pareva cedere. O mio caro Padre S. Silvestro, fa che possa come Te soffrire e amare, quaggiù, per essere un giorno Tua corona e gloria in Paradiso! Come sento il mio nulla e la mia miseria di fronte a tante grazie! Al canto delle ore quando i Monaci cantarono Sante Pater Sil... la figura del Santo, sopra l'altare, prese vita, s'inchinò e benedisse tre volte. Mentre il Padre stava seduto e i Monaci cantavano, San Silvestro si avvicina, e Gli dà un abbraccio prolungato. Quale consolazione, quale emozione provai! se in quei momenti si potesse agire, guai! Invece mi succede d'essere come rapita, uso questa parola, perché non so come spiegarmi. Alla sera si andò al Vespero; quando il Padre salì il pulpito, la figura di S. Silvestro si voltò verso di Lui e Lo benedisse. Che gioia! Mentre il Padre parlava del Santo, con tanto calore e affetto, io provavo tale godimento e tale ardore soave, che veramente sentivo di essere di S. Silvestro interamente. Giornata di santa emozione. Che farò io? come mostrerò al Santo la mia gratitudine? Nell'ubbidienza al Padre, nella generosità a tutto accettare, a tutto dare... nell'uniformità al Divino Volere.

27 - Questa mattina venne il Padre a celebrare. Fu una improvvisata, perché proprio non L'aspettavo. Oh! la delicatezza di Gesù! ... la presenza di Gesù nel Padre è così sentita, che mi riempie di pace e di conforto. Ieri sera ho recitato l'Ufficio con S. Silvestro. Che gioia!

29 - Ho incominciato la cara novena della mia Mamma Immacolata, con S. Silvestro. Ho compreso che deve essere preziosa per le anime. Buio completo, il nemico ogni mattina studia tutte le arti per ritrarmi dalla S. Comunione, ma l'ubbidienza ha vinto.

30 - Lotta... ma S. Silvestro fu con me a difendermi. Gesù vuole che in questo tempo di Avvento, viva in uno stato di annientamento e di nascondimento interiore e faccia mio cibo il Mistero dell'Incarnazione; annientarmi con Lui per le anime!

 

Dicembre

2 - Ieri fu giorno di angoscia, ma ho procurato stare sul monte; la sera una telefonata, che mi diceva: Lasci la Comunione , domani ci vedremo. Mi venne il pensiero, fosse il nemico, ma rimasi un poco agitata. Al mattino fui lì per lasciarla, ma poi una voce interna mi disse: sta tranquilla, non era il Padre, ma il nemico.

3 - Non ne posso più... non so dire altro... Se sapessi scrivere cosa passò oggi nell'animo mio ci sarebbe da scandalizzare... ma non voglio... Farò la Comunione ? non posso. Il Padre non mi ha detto di farla sempre? Ubbidienza.

9 - In questi scorsi giorni, non ho saputo scrivere. Dovrei dire: non ho saputo obbedire. Ho passato qualche notte terribile, ma poi la presenza del Padre e l'ubbidienza mi vennero in aiuto e il nemico fu legato. La notte dal 6 al 7 credo, mi prese nuovamente un freddo terribile come se il corpo fosse su lastre di ghiaccio. Il Padre mi aveva detto per ubbidienza di stare calda e dormire.

Spiacente di non saper ubbidire, mi rivolsi a S. Silvestro, e dissi: allora non è vero che Tu vuoi che io ubbidisca al Padre. S. Silvestro venne al mio letto, mi pose la mano sul capo e mi disse: Sì, sì, ubbidisci. Mi riscaldai all'istante e dormii.

La sera del 7 all'8 non potei dire l'ufficio tanto il nemico mi disturbò. Lo dissi al mattino. Ieri festa della mia cara Madre Immacolata, appena entrata in Cappella, udii una voce: Anime, anime! e Si Gesù, anime, risposi io. All'istante la mia povera anima piombò nella più nera oscurità, nella pena di non poter amare, in un vuoto di tutto, nel più spaventoso abbandono.

Compresi che l'Immacolata, voleva dare a Gesù tante anime e si degnava chiedermi in aiuto. Così rimasi, in una pena che non so descrivere, ma che accettai incondizionatamente.

Anche il Padre non poté fermarsi, e la Sua pena la sentii e sento come fosse mia. L'accompagnai con la preghiera, e offro secondo le sue intenzioni e per il caro Padre ammalato. l'Immacolata conceda grazie tante.

Non un raggio di luce. La mia Madre celeste mi guarda di nascosto. Mi sento forte però, e l'impotenza ad amare, è la pena più intima e cruciante.

11 - Le parole che mi disse il Padre ieri sera, mi diedero pace e nuova forza... Come si sente Gesù!

Ubbidire non ragionare mai, farmi scema, cieca, stupida per Lui solo... Alla sera il nemico rabbioso scatenò una furiosa tempesta, imprecando contro il Padre e dicendomi che ormai era libero e m'avrebbe vinto. Si presentò tanto spaventevole che mi prese una grande agitazione. Telefonai più volte al Padre, ma nulla. Finalmente mi udì: le sue parole, la sua benedizione fugarono il nemico.

Oggi desolazione, morte... che le anime si salvino e resto volentieri nel buio e nella tempesta.

12 - Non sento il soprannaturale... abbandono completo... ho dei momenti in cui mi sento in odio a Dio... il nemico ne approfitta per spingermi a disperare... Non voglio altro che la Volontà di Dio nell'ubbidienza. Oh! San Silvestro non mi abbandona certamente...

13 - Mio Dio aiuta la mia debolezza, non vedo altro che perdizione ... Mi salverò! Ma ecco che senza accorgermi sto disubbidendo ... perdono Gesù mio.

14 - Raddrizzate le vie del Signore. La brama del meglio. C'è sempre da togliere e da aggiungere. La perfezione assoluta sarà in Paradiso. In terra è il costante tendere al meglio. Ogni giorno togliere e aggiungere. Togliere quanto dispiace a Gesù, aggiungere quanto lo consola. Attenta anima mia!...

Deserto morale: - dove manca l'umiltà, la carità, l'ubbidienza, dove non si studia di piacere al Signore.

Sono così desolata, così di pietra, che agisco come una macchina, non so sollevarmi a Lui... e se seguissi la natura mi abbandonerei, non nel santo abbandono, ma...

15 - La notte fu terribile... Se non veniva il Padre certamente non avrei fatto la S. Comunione. Le parole rivolteci prima della Comunione, mi fecero tanto bene.

16 - Le poche parole dette dal Padre prima della Comunione mi aiutarono tanto. Dopo una nottata di lotta mi sentivo sfinita... Gesù entrando nel mio cuore, nonostante la durezza mia, mi ha dato nuova forza! ... S. Silvestro è muto. Oggi incomincio la novena del S. Natale. Povertà, umiltà, nascondimento, con Maria, la mia cara Mamma!

20 - Fui lì lì per lasciare la Comunione , ma poi l'ubbidienza ha trionfato.

21 - Mi sento morire... non so dire che provo; è una sofferenza intima che mi schiaccia... Gesù, fa di me quello che vuoi, ma non permettere che Ti offenda...

23 - Ho un disgusto violento a tutto quanto è virtù... il nemico fa di tutto per distogliermi dalla preghiera... Mi sento come priva di fede... in un abbandono assoluto di tutto... Mio Dio pietà di me... Maria, mia cara Madre, sostieni la Tua figlia... mi sembra di odiare tutto e tutti! non ne posso più!

24 - Grazie Gesù! se non veniva il Padre, a mettere in fuga il nemico e darmi Gesù, quale triste giornata! è vero che sono nella completa desolazione, cerco, voglio Gesù e mi sento respinta, è una tortura terribile... ma il Padre mi ha rassicurata. Le anime costano mi disse... tutto, Gesù, tutto...

Umiltà che dimentica se stessa completamente e soltanto si interessa della gloria di Dio e del bene delle anime! Come ne sono lontana!

25 - La santa Notte fu notte di pace!... L'anima mia si sentì come trasportata a Betlem. Oh! le sublimi lezioni che ricevetti... una luce vivissima riempì tutta l'anima mia. Compresi d'un modo insolito il valore delle anime, e mi offrii al Divino Volere per la salvezza anche di una sola...

Poi tutto buio... desolazione più profonda... tentazioni, suggestioni...

26 - Sono andata a S. Stefano per l'Adorazione. Ora di abbandono... con Gesù nel Getsemani!

28 - Mio Dio, come mi sento sola, in preda a quel brutto mostro che non mi dà pace... quale lotta per telefonare al Padre!... ubbidienza, anima mia. Soffri e offri... per le anime. S. Silvestro abbi pietà di me!

30 - Quando viene il Padre, il nemico fugge lontano e provo qualche momento di pace!

Sono nella più forte desolazione. Non amo, e mai come ora sento il bisogno di amare Gesù e Maria! Ma mi sento respinta... quello che soffro è atroce... non mi ha forse detto S. Silvestro - ci sarà da patire, ci sarà da patire. Dillo al Padre che ci sarà da patire. Si si da patire, ma non offendere il Signore... Come faccio io?

La notte fui messa nel bagno dal nemico... ebbi un momento di disperazione... di paura... ma poi mi offrii a questa sofferenza e fui liberata... Non ne posso più... Gesù Ti voglio amare.

31 - Giorno di Ritiro - Impotenza a tutto, angoscia, amara desolazione... il nemico mi voleva impedire anche la Confessione... il Padre mi dice che va bene... abbandono e ubbidienza.

Quanta impressione mi fecero le parole dei Padre, quando disse: c'è modo e modo di soffrire. - Veramente ho compreso che poco amo Gesù e mi occupo delle mie pene invece delle Sue. Gesù ha sudato sangue!... e io ho coraggio di lamentarmi!... Ho fatto un solo proposito perché fui scossa da:

Beati i miti e umili di cuore perché possederanno la terra, la terra ossia le anime da guadagnare a Gesù.

Lavorare intensamente per essere mite ed umile e così portare a Gesù tante anime, tutte le anime. Quante grazie in quest'anno, quante lotte... quante miserie, quante! perdono Gesù, Maria aiutami... Santo Padre Silvestro benedicimi!

A.M.D.G.