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VII.

L'UNIONE FA LA FORZA

Maria: Figlio mio, non rimanere isolato. Unisciti con quelli che hanno le stesse tue aspirazioni. Se ti limitassi a custodire gelosamente nel tuo cuore il sacro fuoco dell'apostolato, finiresti per spegnerlo. Parlando con altri della comune fede e delle comuni aspirazioni, renderai queste più ardenti in te stesso e in essi. L'unione, oltre che infiammare il vostro comune zelo, darà ad esso una forza singolare. Quando lavorerai con un altro, sarai più forte non due ma dieci volte. E quando sarete una schiera ben unita che avanzerà sotto la mia guida, sarete irresistibili.

2. E dove potrai trovare questi compagni animati dallo stesso tuo ideale? Cerca e troverai. Forse ve ne sono intorno a te di già pronti ad accoglierti nelle loro file: unisciti ad essi. Forse intorno a te esistono soltanto forze individuali ed isolate. Cerca di scoprirne alcune in grado di comprenderti. Spesso esistono le une accanto alle altre parecchie persone che hanno le stesse inclinazioni, ma ciascuna di esse si crede sola nel suo genere. Quando, dopo mesi e forse anni di mutuo isolamento, un incontro fortuito le ha fatte riconoscere a vicenda, si meravigliano di essere rimaste così a lungo estranee le une alle altre, pur essendo anime sorelle. Provati a parlare con gli altri di ciò che ti sta a cuore, e vedrai che prima o poi i tuoi tentativi otterranno risposta.

3. Forse non troverai subito delle persone disposte a condividere i tuoi ideali. Del resto i tuoi migliori collaboratori non saranno sempre quelli che avranno risposto per primi e con maggiore entusiasmo alle tue proposte: un giudizio retto, una volontà ferma, la generosità, la prontezza al sacrificio della propria persona valgono molto di più che i subitanei improvvisi entusiasmi. Non dire: «Non c'è nulla da fare in questo ambiente: tutti quelli che mi circondano sono ugualmente indifferenti». Vi sono cuori nobili che si nascondono; vi sono individui generosi che ignorano se stessi. Tocca a te scoprirli e far prendere loro coscienza. Saranno felicissimi nel sentirsi ridestare in fondo al cuore aspirazioni alla perfezione e al servizio di una grande Causa.

4. Proprio quelli che professano le dottrine più opposte alle tue possono essere talvolta i più idonei ad essere un giorno i tuoi colleghi di militanza. Saulo il persecutore non divenne forse il grande apostolo di Cristo? Considera negli uomini non tanto le parole e gli atteggiamenti esteriori, quanto piuttosto l'intima disposizione che li fa parlare ed agire. Un miscredente se è sincero, generoso, ardente, è più atto a dedicarsi con te alla medesima causa che non un cristiano senza nerbo e senza spirito di sacrificio.

5. Può darsi che debba cercare a lungo coloro che potrebbero diventare tuoi soci; che ti richieda molta fatica la loro formazione e che alla fine ti avvenga di provare molte delusioni. Non lasciarti abbattere per questo: Cristo ha dappertutto i suoi eletti; cerca, finché non li abbia trovati.

6. Sulle prime sarete solo un piccolo gruppo. Non importa, purché siate uniti. Non è mai il gran numero che riporta la vittoria finale, ma una minoranza coraggiosa, attiva, ben ordinata e disciplinata. Con una dottrina infallibile e meravigliosamente sublime e l'aiuto onnipotente del cielo, i cattolici hanno mezzi più che sufficienti per avere la meglio sui loro avversari, purché obbediscano a chi ha la missione di guidarli, per far convergere tutte le loro forze al trionfo del bene.

7. E quali sono i capi che devono coordinare la vostra attività apostolica? «Dio ha costituito i Vescovi a dirigere la sua Chiesa». Il Vescovo dei vescovi, il Papa, non tralascia mai di dare chiare direttive in proposito. Da coloro che Cristo ha costituito pastori devi ricevere la parola d'ordine, non da uomini che non hanno ricevuto mandato alcuno e che pretendono di servire la causa della Chiesa con mezzi che ella disapprova. Sappi rinunziare alle tue vedute proprie, per quanto belle esse ti appaiano. Non a te, non a tale o a tale altro laico o anche sacerdote, bensì alla Chiesa è stata promessa l'infallibile assistenza dello Spirito Santo. Comprendi che un bene minore ma reale val più che uno maggiore non mandato ad effetto; che la forza risiede nell'unione e l'unione richiede l'abnegazione e che ciascuno deve preferire il trionfo della causa comune a quello delle sue vedute personali. Medita questa dottrina; conforma ad essa la tua vita e diffondila con la parola.

Invito al colloquio: O Madre, te lo prometto: voglio adoperarmi per tutta la vita ad accrescere il numero dei tuoi collaboratori e a renderli sempre più animati di santo entusiasmo. Ti prometto particolarmente di impegnarmi con docilità e devozione fino alla morte al tuo servizio.