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GESU’, MI HANNO OFFESO! GESU’, MI HANNO OFFESO!

AMICO - Gesù, oggi sono venuto a trovarti per sfogarmi un po', perché ho una rabbia dentro che mi sento bruciare come un peperoncino. Non mi ero sentito mai tanto arrabbiato in vita mia, con una gran voglia di piangere e di spaccare tutto. Non ti nascondo, Gesù, che è perché ho pensato a te che non ho gonfiato di cazzotti quei tali, perché a me certe cose non si dicono nemmeno per scherzo!
Per fortuna sono scappato, altrimenti a qualcuno avrei cambiato i connotati!


GESÙ - Calmati, amico terribile! Oggi sei proprio pieno di tritolo! Io ti ringrazio di esserti venuto a sfogare con me e a dirmi la tua pena. Io ti capisco, è terribile sentirsi offesi, calunniati proprio dagli amici: è come se un fuoco divorante entrasse nel cuore e dilaniasse tutto. Quello che provi, mio amichetto disperato, non è che una piccolissima parte di quello che io provo continuamente stando in questo tabernacolo dove io ho scelto di rimanere per essere sempre accanto a tutti, vicino alle sofferenze di tutti, soprattutto a queste brucianti sofferenze che sono le più atroci, quelle del cuore.
Amare e non essere riamati è durissimo, ma amare e essere disprezzati, dimenticati, beffeggiati, calunniati è ancora peggio, non ti pare, amico mio? Ma bisogna continuare ad amare, bisogna continuare a perdonare, anzi a scusare, come io continuo a fare anche da questa Croce che è il Tabernacolo: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno".

AMICO - E quindi, non solo non devi disintegrarli, ma anche perdonarli, magari anche andargli a chiedere scusa!!?..

GESÙ - Io non ti chiedo che di pregare per loro. Offendendoti, hanno offeso anche me, perché, ricordati che io ho detto: "Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avrete fatto a me"; ed io li ho già perdonati perché si sono accorti che hanno fatto una mascalzonata che era cominciata per gioco. E tu?

AMICO - E va bene, però quest'altra volta che succede li spacco!

GESÙ - Bel perdono! Non ti ricordi che ti ho insegnato a dire ogni giorno: "Perdona a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"? Vuol dire che alla prima volta che mi offenderai, anch'io metterò il broncio e ti dico: "Ti spacco"! Sei tu stesso che me lo chiedi con la preghiera del Padre nostro, con il tuo modo di perdonare.

AMICO - Perdonami, Gesù, invece di venirti a consolare per tutte le offese che ricevi qui nel Tabernacolo, sono venuto, oggi, con la luna di traverso per quattro fesserie che hanno detto su di me e poi, tutto sommato, sono anche un po' vere. Ma tu come fai ad essere sempre così paziente, a sopportare tutto, ogni offesa, senza arrabbiarti mai?

GESU’ - Perché io sono l'amore ed amo veramente e so soffrire per amore superando ogni offesa, attendendo il ritorno di tutti, perché io voglio il vero bene di tutti.
Se tu sapessi quanti si accostano all'eucaristia indegnamente venendo a ricevermi con il peccato mortale nel cuore, quanti mi bestemmiano proprio nel sacramento dell'amore e soprattutto, come sono lasciato da tutti, chiuso a chiave, isolato come un carcerato.
Ho scelto di rimanere, per amore di tutti, in attesa, sopportando tutto, felice di poter accogliere anche un solo amico che mi ricompensi con il suo affetto.
Impara ad amare, come io ti amo e a saper sempre perdonare ogni offesa, cercando di essere accoglienza per tutti.

AMICO - "Sì, Gesù, ma tu aiutami, perché lo sai che sono..." Aiutami specialmente.... (parlane a Gesù).
Mammina cara, scusami se ho fatto tante storie per così poco; quando mi vedi inviperito ricordami la tua stessa preghiera fatta con Gesù: "Perdona loro perché non sanno quello che fanno". Ciao!