GESU’, MI HANNO DETTO DI PREGARE PER I MORTI

AMICO - Gesù, mio carissimo amico e ospite silenzioso del Tabernacolo, io sono venuto per ricambiarti la visita che mi hai fatto questa mattina nella Santa Comunione, di cui ancora ti ringrazio. Non posso dirti che non faccio un po' fatica a superare, nella fiducia sulla tua parola, le difficoltà che incontro a venire all'altare, tutto avvolto dal silenzio. So che quello che a te piace di più è che io ti creda e che, per questo, mi senta guardato ed amato da te oltre che dal Padre e dallo Spirito Santo, con i quali sei sempre in comunione e che mi uniscono, per la grazia, alla vostra stessa beatitudine.
Si, Gesù, io ti credo, in te spero, e sai che io ti amo!
Oggi, devo chiederti anche una cosa che mi hanno detto di fare e che non capisco. Che cosa vuol dire pregare per i morti? Quando uno è morto, o è all'inferno o è in Paradiso, e quindi è inutile pregare per loro: sono morti, punto e basta. O sono con te, e sono felici in eterno, o sono lontani da te, e allora sono veramente guai!
Che cosa sono le anime del Purgatorio? A me questa parola fa un po' ridere; Gesù, mi ricorda un po' il citrato e con le sue conseguenze!... Scherzi a parte Gesù, mi vuoi parlare di quelle anime e che cosa devo fare per loro?

GESÙ - Mio carissimo amico, grazie della tua fede e della tua fiducia. Mi è sempre tanto cara la tua visita quotidiana. . Quanto mi chiedi può sembrare difficile a spiegarsi, ma io voglio dirtelo in un modo che sono sicuro capirai.
Le care anime di coloro che non hanno raggiunto sulla terra, quella perfezione d'amore alla quale erano stati chiamati, dopo la morte soffrono di non essere e godono di andare verso. Hanno più di te la tensione verso Dio che le ama e che amano e soffrono questa dimensione in un modo lacerante, come brucia l'amore insoddisfatto, e nello stesso tempo, godono la certezza di andare verso l'Amore che le attende. Un povero esempio: quando prendi il treno per andare a trovare una persona che ami, già sei felice, ma soffri i disagi di un lungo viaggio... Ti logori nell'attesa e già pregusti la festa di incontrarti con chi ami.
Quel logorio purifica, e tu puoi aiutare questi nostri fratelli coinvolgendoli nella tua stessa tensione, che nasce dalla coscienza di essere tutti viandanti verso Dio.
Pregando ci si inserisce in questa dimensione corale che spinge tutta al Chiesa nel vortice santificante dell'Amore divino. Prega quindi e sentiti in comunione, tu, pellegrino terrestre, con questi pellegrini celesti, e, mentre loro ti parleranno di Amore, tu sarai per loro propellente d'amore.
Quando ti unisci, nella S. Messa, all'effluvio di sangue che ha salvato tutti gli uomini, non fai che essere canale santificante, non di quell'anima che tu mi indichi, ma di tutti coloro che attendono che tu diventi, con me, per me, in me, fontana di beatitudine.
Noi amiamo infinitamente tutti coloro che hanno creduto nell'amore e attendiamo, amando, che coloro che nella vita si sono lanciati fra le nostre braccia completino il loro cammino oltre ogni vincolo, oltre ogni resistenza.
Ama tanto queste care anime e sapranno ricompensarti con la potenza della loro intercessione presso il cuore del Padre.

AMICO - Grazie, Gesù, di tutte queste cose meravigliose che non solo mi hai detto, ma quasi mi hai fatto vedere. È stupendo pregare, quando si ha coscienza che si diventa come astronauti e si raggiunge con l'amore tutto e tutti.
(Vorrei raccomandarti Gesù...). Mammina mia, tu che sei la mamma di tutti, dai una bella spinta alla anime del... che stanno per andare in Paradiso. Quelle in viaggio, insomma! Ci siamo intesi, non è vero? E dì loro che gli voglio tanto bene e che, pregando, spingerò fortemente verso il Paradiso.