GESU' TANTI BAMBINI MUOIONO DI FAME

AMICO - Hanno detto che non so quanti bambini muoiono ogni giorno di fame e quanti adulti ...... centinaia di migliaia, sai? Io non riesco a capire, Gesù, perché avviene questo quando, l'ho visto anche alla televisione, buttano tonnellate dì raccolto di ogni specie, per l'equilibrio dell'economia europea ?!
Ma sono pazzi i grandi?
Qui da noi ci sono i negozi pieni di tante cose da mangiare che poi, anche in casa, buttiamo, perché c'è scritto che sono scaduti, perché non facciamo in tempo a mangiare tutto... e laggiù quei bambini, quei poveretti, muoiono di fame. Ho visto un bambino che sembrava uno scheletro rivestito appena di pelle ... Era tutto occhi e sofferenza, perché si vedeva che era triste!
Che cosa possiamo fare, Gesù?
Ho promesso di non sciupare più nulla, di mangiare quanto basta, senza troppi vizi, anche per riparare chi oltraggia te, ma questi muoiono ugualmente, perché gli altri buttano tutto, allo stesso modo.
Cosa devo fare?
Tu non puoi far nulla?

GESÙ - Mio carissimo Papà, che dà il cibo agli uccelli del cielo e riveste i gigli del campo, ha distribuito sulla terra cibo abbondante per tutti e perché nessuno sia ignudo, senza casa e, nella miseria più triste, muoia di fame, ma gli uomini più avidi si sono accaparrati i beni più essenziali per vivere e hanno rubato, come ladri, il cibo in bocca a tante creature innocenti e sono responsabili della loro morte. Sono quindi ladri ed assassini, anche se si fanno chiamare onorevoli e passano il tempo a discutere e a fare leggi, ma contro la legge dell'amore, che ha come base la giustizia. Verrà il giorno del giudizio e dovranno rendere conto, come il ricco Epulone, dell'abisso che hanno scavato tra loro e i poveri, che io avrò accolto nel mio regno.
Che cosa possiamo fare? Nulla!
Nella natura tutto si moltiplica meravigliosamente, ma l'uomo, invece di condividere con i propri fratelli, di tutto si appropria, in una fame insaziabile che lo porta ad autodistruggersi, scatenando odii e guerre di ribellione che si spengono nel sangue.
Fame è uguale a guerra, che è un anticipo, per i responsabili, dell'inferno nel quale cadranno.
Che cosa posso fare più di diventare Pane, dando in cibo la mia stessa carne, perché gli uomini imparino da me a farsi dono di tutto, spezzando la loro stessa vita, per amore dei fratelli?
"Prendetemi, mangiatemi!"
Vedi, amico mio, triste come me per tanta sofferenza che si abbatte su tante vittime innocenti della cattiveria umana, io non posso che tutto mettere nel calice del mio stesso sangue e offrirlo, in espiazione, al Padre per la salvezza di tutti.
AMICO - Mi dispiace tanto, Gesù, di aver toccato una ferita profonda del tuo cuore e sono contento di soffrire con te questa terribile ingiustizia che gli uomini, soprattutto bianchi, stanno compiendo e quello che mi dispiace è che, tanti di questi, si dicono credenti e magari ogni tanto vengono a fare la comunione.
È possibile? Tu dai da mangiare loro te stesso e loro accumulano case, appartamenti, soldi in banca; hanno i frizer pieni e fanno gli sdegnati e si lamentano...
Ho visto che dalla città portano via camions di avanzi, che basterebbero, da soli, a non far morire di fame tanta gente... Chiedi perdono con noi, Gesù, a Papà e che mandi lo Spirito Santo a scongelare tanti cuori di ghiaccio, che fanno soldi sulla pelle di tanti derelitti.
Spero, con la tua grazia, di occuparmi di queste cose quando sarò grande... potrebbe essere anche questa una vocazione. Non ti pare, Gesù?
Voglio parlarne tanto anche con i miei amici, in modo che se si convincano; quando saremo grandi diventeremo dei politici, meno deficienti di questi che abbiamo, che parlano e basta! Scusami, Gesù!
Aiutami però, Gesù, che crescendo non diventi peggio di loro.
Voglio diventare "pane spezzato" come te! (Parlane a Gesù...).
Mamma carissima, tu che guardi a tutti questi bambini con la stessa impotenza di Gesù e piangi tutte le lacrime delle madri del terzo mondo, fa' che io metta sempre i miei pani e i miei pesci, perché tutto si moltiplichi e la turba non abbia più fame.