GESÙ, CHE COSA VUOL DIRE RIPARARE?

AMICO - Gesù, mio amico silenzioso, che attendi sempre la mia visita quotidiana e che riempi il mio cuore di tanta serenità, oggi vorrei chiederti una spiegazione su un tema che mi è un po' astruso, o quanto meno, confuso in testa: quello della riparazione. Sento spesso dire che bisogna riparare: alla sezione di autunno se si è stati rimandati in qualche materia, si ripara una macchina guasta, ma io a te che cosa dovrei riparare, mica hai sbagliato qualche cosa o hai qualcosa di guasto, tu!
Dicono che bisogna riparare per i peccatori, per quelli che fanno i criminali. A quelli bisognerebbe riparargli la testa con una di ricambio, ma non è purtroppo possibile.....
Mi puoi fare le idee un po' più chiare, Gesù?

GESÙ - Tu, amico carissimo, mi chiedi di spiegarti quello che già fai così generosamente ogni volta che mi pensi, preghi, mi dichiari il tuo amore e vieni a trovarmi in questo tabernacolo, dove io Sono lasciato solo dai miei fratelli che amo. La tua presenza affettuosa mi ripaga di tanto affetto donato a tutti e non corrisposto che da pochissimi. L'intensità del tuo affetto mi ripaga, "ripara" e mi allevia il dolore per tante ferite che infliggono al mio cuore tanti fratelli che non solo si rifiutano di amarmi, di riconoscere il mio amore senza limiti per loro, ma mi offendono in ogni modo, soprattutto in questo sacramento del mio Corpo e del mio Sangue. Se tu conoscessi, amico mio, quanti sacrilegi, quante comunioni indegne, quante profanazioni per mano di venduti a satana e come il mio cuore sanguina per loro, capiresti come mi è gradita la tua presenza riparatrice, le tue parole gentili, il tuo ricevermi nel tuo cuore come dolce ospite della tua anima.
È l'amore che ripara le mancanze di amore da parte degli uomini, e quindi ogni tuo gesto, anche il più insignificante, d'amore, in tutte quelle forme che il tuo cuore affettuoso ti saprà suggerire, tutto questo mi dà tanta gioia e mi aiuta a dimenticare ogni offesa ricevuta. Il tuo cuore, insieme al mio, raggiunge anche il cuore di chi mi è nemico e lo stimola a ricredersi, a chiedere perdono, a ravvedersi, ed è un forte richiamo di grazia che può salvarlo.
Io non ti chiedo i grandi sacrifici, che hanno fatto i santi, pur di salvare le anime, ma offrimi tanti piccoli fioretti, profumati dal tuo amore e avrai la gioia di essermi di consolazione ed aiutarmi a salvare quelli che mi fanno soffrire, ma che io amo.

AMICO - Gesù, ma io ho letto che Giacinta e Francesco si battevano con le ortiche per farsi male, che portavano una corda con tanti nodi stretta intorno ai fianchi, ho sentito parlare di cilizi che, mi pare, siano-coli-di ferro che fanno male alla pelle....

GESÙ - Non ti chiedo tanto: mi basta che tu metti tanto amore in quello che fai, quando soprattutto ti costa molto, per esempio: mangiare tutto quello che la mamma ti prepara senza fare boccacce, rinunciare a qualche gelato o a qualche cosa, saper sopportare una offesa, un insulto, uno schiaffo immeritato; rinunciare a qualcosa che potresti comperarti e fare un'offerta ai poveri, sopportare un qualche malanno senza fare tante storie....
Ecco, tutto questo, fatto per amore, non solo ti educa, ma è anche "riparazione" di tutta la ingratitudine umana e ti prepara un'anima sensibile, capace di grandi rinunce, quando sarai più grande e più generoso.

AMICO - Grazie, mio carissimo amico Gesù, ora ho le idee più chiare e voglio impegnarmi seriamente a non fare tante storie, ma ad essere un po' più spartano, per amore tuo. Posso rinunciare, per esempio: alle cose firmate, a far finta di avere fame ingubbiandomi di pizzette o di pasticcini, con continue merendine, ché poi, quando arrivo a casa, non ho più voglia di mangiare e faccio soffrire la mamma che ha fatto fatica a preparare cose buone per noi. Tutto questo spero di poterlo offrire ogni giorno, certamente con amore, e mi fa tanto piacere che possa appartenere alla schiera dei tuoi "riparatori" che ti danno un po' di consolazione, o mio Gesù, così bistrattato da tutti.
(Per questi giorni penso di offrirti come fioretto...).
Mammina mia, io mi impegno a fare queste piccole cose, in modo nascosto a tutti, e può darsi che mi scappi anche qualche bugia, ma tu cerca di far capire a mia mamma che, se mangio di meno e perdo un po' di pancetta, non sono ammalato grave! Voi mamme siete sempre allarmate di nulla.
Tu, Mamma, suggeriscimi anche qualche penitenza, come facevi con i pastorelli di Fatima. Grazie di tutto e ciao!